Musical age

cioccolata


Mi capita, a volte, di pensare che le cose più semplici siano anche quelle più significative...Mentre mangioin un ristorantino di campagna con la mia cara compagna di giochi e merende, mia sorella, ho gustato un po' di cioccolata. Vuoi il vino precedente, o le risate, o le varie parole sempre importanti, seppur conosciute, mi è apparsa nella mente un'immagine: LA CIOCCOLATA ED I SUOI TANTI ASPETTI DI DOLCE E AMARO. Mi si ferma, per un lungo attimo, tutto e vedo fusioni di cioccolato caldo, come un bagno di mare,o un tuffo nella vasca di latte e bagnoschiuma; poi ne vedo gli aspetti rocciosi e duri come dolomie, immagino pezzetti di cioccolata taglienti come vetri e mi domando come mangiarli.... Ma poi si sciolgono... Ne apprezzo la solidità e la fragilità: la cioccolata, come noi, è spalmabile, ostica o affettuosa.Per non dimenticare, la signora del locale ha accompagnato la cioccolata fusa con flute di vino dolce e secco; mentre si beve altro da sè, il dolce del cacao diventa amaro e da dentro escono facilmente i sapori del dolore, di  varia natura, ma sempre amico... Ci alziamo da lì, abbandonando, a poco a poco, il calore di una stufetta a pellet e usciamo nel grigiore bagnato e rigido dell'inverno con un cuore di gianduiotto.