Cosa cercare in questa giungla, in questa foresta di alberi umani e gambe viaggianti? Cosa cercano i naviganti della community, di cosa hanno bisogno ? Un amico si è fatto una domanda che ha una comune importante risposta : NIENTE. Ciascuno di noi cerca il NIENTE che, in alcuni casi, potrebbe essere UN TUTTO e quindi? Quale è il senso del nostro divenire, cosa ci fa rispondere ad uno sconosciuto o ad una presenza stuzzicante? Vediamo il monitor del computer animarsi di visi mai visti, mani mai strette e sorriri mai ricevuti, occhiate mai date e neppure rubate... Eppure siamo lì ed aspettiamo che qualcuno si accorga di noi, della nostra banalità, del nostro genio... Pretendiamo che capiscano se abbiamo pianto e che si ricordino che i sogni esistono... Desideriamo vedere e non vedere, mettiamo sul piatto la testa di Salomè, ma anche quella di giovanni il battista; voliamo, con i nostri 120 chili o le nostre anoressie respiratorie in braccio ad una maddalena che ci salva e ci porge la mascherina dell'ossigeno... Siamo tutti medici e malati, idraulici e Nettuno... Siamo tutto ed il contrario di tutto, a volte galline e, a volte, chicchi di grano, a volte farfalle e, a volte bozzoli, ma siamo qui, vivi, perduti nel nostro rispondere a noi stessi, in realtà sempre allo specchio della nostra infinita fotografia.
...E quindi?
Cosa cercare in questa giungla, in questa foresta di alberi umani e gambe viaggianti? Cosa cercano i naviganti della community, di cosa hanno bisogno ? Un amico si è fatto una domanda che ha una comune importante risposta : NIENTE. Ciascuno di noi cerca il NIENTE che, in alcuni casi, potrebbe essere UN TUTTO e quindi? Quale è il senso del nostro divenire, cosa ci fa rispondere ad uno sconosciuto o ad una presenza stuzzicante? Vediamo il monitor del computer animarsi di visi mai visti, mani mai strette e sorriri mai ricevuti, occhiate mai date e neppure rubate... Eppure siamo lì ed aspettiamo che qualcuno si accorga di noi, della nostra banalità, del nostro genio... Pretendiamo che capiscano se abbiamo pianto e che si ricordino che i sogni esistono... Desideriamo vedere e non vedere, mettiamo sul piatto la testa di Salomè, ma anche quella di giovanni il battista; voliamo, con i nostri 120 chili o le nostre anoressie respiratorie in braccio ad una maddalena che ci salva e ci porge la mascherina dell'ossigeno... Siamo tutti medici e malati, idraulici e Nettuno... Siamo tutto ed il contrario di tutto, a volte galline e, a volte, chicchi di grano, a volte farfalle e, a volte bozzoli, ma siamo qui, vivi, perduti nel nostro rispondere a noi stessi, in realtà sempre allo specchio della nostra infinita fotografia.