Le Spectre Errant

Post N° 132


Sedeva scomposta su una delle panchine gialle che ornavano il celebre viale della piccola cittadina. Le mani le sudavano ed ogni battito di cuore le provocava un sussulto. Tentava invano di calmarsi, respirando profondamente, ma sapeva benissimo che era inutile e che quel suo innamorato cuore avrebbe battuto velocemente per tutto il resto della giornata, se non anche il giorno dopo. Si aggiusto` la maglietta e frugo` nella borsa a tracolla per assicurarsi che avesse tutto il necessario. Nonostante la calda giornata che il sole aveva deciso di regalarle, squarciando le nuvole con i suoi raggi luminosi, lei tremava un po’. Di colpo afferro` il cellulare, controllando se per caso non l’avesse chiamata. Sospiro` alla vista dello schermo vuoto e accompagno`con la mano libera una ciocca di capelli dietro la schiena. Ma prima la esamino` con cura, come se fosse stata la prima volta che la vedeva. Un’ altro sospiro. Si accovaccio` sulla panchina, alzando le gambe e ne approffitto` per carezzarle. Aveva fatto il possibile e l’impossibile per averle completamente lisce proprio quel giorno, ma i suoi sforzi non erano valsi molto. Sconsolata, appoggio` la testa sulle ginocchia, chiedendosi se non fosse il caso di tirar fuori la pinzetta e ricominciare tutto da capo. Si volto` verso l’ amica, che nel frattempo stava armeggiando il lucchetto della sua bicicletta, coprendosi le mani di olio nero vischioso. Ma lei era calma. Non aveva motivo di essere in agitazione. Un po’ la invidio`. Cio` che ho scritto e` accaduto veramente e la protagonista e`... Ehm, mi e` stato ESPLICITAMENTE vietato di dirlo.. Ma ha poca importanza! Cmq, la tipa che si sporca mentre sigilla la bicicletta sono io.. Sempre e comunque la solita idiota :D