Le Spectre Errant

Post N° 173


Ho guardato MeanGirls per la seconda volta da quando sono qui. Mi piace quel film. La protagonista ricorda un po' me, alle prese con una nuova vita, una nuova scuola, dei nuovi amici. Anche le musiche sono di mio gusto. L'ultima specialmente. Un po' troppo malinconica forse per un lieto fine. Mi fa sentire strana, titubante. Ciononostante mi piace. Venerdi` pomeriggio ho preso l'autobus, come al solito, in compagnia di Rachelle, Tatiana, un ragazzo di cui non ricordo mai il nome e Katherine, una ragazza molto educata (mi ha colpito molto come si e` presentata! Eravamo in spogliatoio, io mi stavo cambiando le scarpe, dato che uso quelle da ginnastica nel tragitto casa-scuola e quelle col tacco per scuola, e lei mi ha salutata: hi, I think I never introduced myself properly, I'm Katherine, it's a pleasure to meet you!). Abbiamo parlato del primo giorno di scuola. Non ho esitato a dire che avevo una paura tremenda. Il mio primo giorno di scuola papa` andava da una parte all'altra della stanza salutando tutti quelli che vedeva, introducendosi come "il papa` di Giorgia". Io gli ho detto di non farlo, perche` NESSUNO sapeva chi era Giorgia ed era stupido andare a salutare perfetti sconosciuti presentandosi come parenti di altri perfetti sconosciuti. Pero` adesso gli darei corda. Ha un modo cosi` bello di aprirsi con la gente. Lui non aspetta che gli altri lo raggiungano o che siano gli altri a cercarlo: fa sempre il primo passo. L'ho imitato: non ho piu` cercato di fare la principessina a cui tutto e` dovuto, adesso sono io che saluto, anche se non tutti rispondono ai miei saluti. In un compito in classe d'inglese ho scritto che mio padre e` il mio eroe e che prendo esempio da lui. Eh, mi sa tanto che i genitori sono le migliori guide della vita. Mamma mi ha sempre chiesto se, secondo me, ero finita nella famiglia giusta. Io ho sempre ribadito che non ci si sceglie la propria famiglia da un catalogo prima di nascere. Ma lei continuava a chiedermelo. E io le rispondevo di si`. Ma non perche` mi sentivo in dovere di farlo ma perche` e` vero, perche` ho dei genitori meravigliosi. A volte mi chiedo se mi vogliano davvero bene. Cioe`, e` una cosa di una stupidita` incredibile da dire e da pensare, ma a volte ho paura di non essere amata. Vado bene a loro? Sono la figlia che si aspettavano? La risposta la conosco. Anche troppo bene. Ed e` ovviamente si`. Ma allora perche` ci penso?