Ophelia's Madness

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E certe volte i pensieri fanno brutti scherzi. Come stanotte, ad esempio. No, amica mia, stanotte non ho pianto. Ma ho tremato. Ho tremato nel letto come in preda alle convulsioni. Non sentivo pių di poter controllare il mio corpo. Non avevo freddo. Non era il freddo. Era nella mia testa il problema. E' sempre stato nella mia testa il problema. A 7 anni ero convinta d'essere pazza. Pensavo che un qualsiasi dottore sano di mente m'avrebbe ricoverato in un manicomio e avrebbe buttato via la chiave.  Stavo molto tempo da sola. Pensavo, scrivevo, leggevo. Leggevo libri da grande. Ero grande. Ero una bambina. Una bambina che si sentiva dannatamente sola ma piuttosto che ammetterlo a se stessa si diceva che era pazza e i pazzi non possono avere amici. A scuola andavo molto bene ma non per questo me la tiravo. Eppure molti non mi consideravano altro che la solita secchiona. Lasciamola sola o meglio avviciniamola quando ne abbiamo bisogno. Degli ''amici'' di quel tempo non m'č rimasto nessuno; delle medie qualche contatto superficiale e occasionale. Del liceo invece no, m'č rimasto un gruppo di persone splendide. Ho trovato te, amica di follia, Dado, il fratellino piccolo che con me č sempre stato protettivo, Red, Gabry, Fla. Ho trovato voi che ci siete ancora. Siete ancora qui con me. Te, mia piccola amica, con cui ho condiviso paure, dolori, amori e gioie. Con cui questa notte ho diviso le lacrime perchč entrambe i nostri cuori tremavano stanotte dopo lo sfogo telematico che abbiam fatto insieme.