Imiei2centesimi

Lorena Fisicaro (Lureika Lu Arte)


 a cura di Massimo Mercuri L'artista qui recensita espone una sua opera nella mostra chiamata “Frammenti di note”.Passiamo comunque a un’ analisi più ordinata: L'artista:Conosco l'artista da poco tempo, ma quello che mi colpisce di lei è la forte passione per l'arte, per quello che dipinge o disegna. Ci sono persone che respirano arte e trasmettono questo anche nelle piccole cose. Definire in poche parole la sua arte e come cercare di definire una personalità artistica con una manciata di parole, molto resta fuori dalla descrizione.Chiedendole di descriversi si “disegna” con queste parole:“Artista siciliana, autodidatta, scelta dall’arte, ha fatto numerosi percorsi che, distraendola, l’hanno portata lontana da se e dalla sua arte.. ma la propria natura deve essere, per necessità, innanzitutto assecondata.Presa da folgorante vocazione sta finalmente ritornando al suo personale percorso artistico. “ L'opera:L'opera qui presentata è solo una, la prenderò come pretesto per descrivere anche il modo e le tematiche dell'artista (almeno nelle opere che ho visto).Intanto alcuni artisti che probabilmente sono stati di ispirazione all'autrice, e ai quali mi sento di accostarla, come stile, come temi usati, come resa espressiva, sono Mark Ryden, Edward Munch, Karen Thole, e Tim Burton. Per quale motivo ho accostato la nostra artista a questi nomi? Di Ryden ricorda l'impianto scenografico che riesce a rendere, nelle figure da lei rappresentate, un’ atmosfera mista tra il fiabesco e il surreale e allo stesso tempo concreta e quotidiana. Di Much richiama l'influenza immediata dello stato d'animo nell' opera, l'incisività. Della Thole, in particolare in alcuni ritratti in cui la fantastica illustratrice rende perfettamente la natura “duplice” dei soggetti ritratti, i volti asimmetrici, lo sfaldarsi della superficie per rendere evidente quella che è la vera natura, a volte decrepita, a volte decadente, a volte unicamente diversa da quella mostrata...Di Burton invece l'umorismo, la passione un po' giocata tra il dark (quello puro) e l'ironico. Se fosse un autore letterario direi che è somigliante allo stile dello stesso Burton o di Roald Dhal.  L'opera su cui mi soffermo in questo commento è quella che compare in questa collettiva, il titolo è “Il putto”, un disegno a tecnica mista su carta.Il gioco della maggior parte delle opere che ritraggono figure antropiche è tutto negli sguardi, nei dettagli, nei particolari. Aristotele diceva che gli occhi sono lo specchio dell'anima, in questo caso sono lo specchio dell'anima dell'autrice. La natura duplice, molto più complessa di quello che rappresenta la superficie, si presta ad una vasta gamma di interpretazioni psicologiche. Anche l'utilizzo del tema stesso, il putto, tema squisitamente caro dalla pittura rinascimentale in poi, è l'allegoria per antonomasia. Forse in questo caso è anche lo spirito dell'autrice che raccontando di sé per immagini si sente bambina (o bambino visto che è un maschio).Sempre nella sua natura allegorica, e duale come dicevamo per quanto riguarda il suo spirito, suggerito dal suo sguardo, rappresenta nella miriade di significati anche le due opposte ma complementari modalità di essere, l'intuizione e la poesia, la legge e il capovolgimento delle norme, il dionisiaco e l'apollineo... un altro richiamo alla classicità. Platone diceva che la bellezza si trova nella proporzione e nella misura, ma diceva che ciò che è asimmetrico è interessante.L'opera si presta anche a molteplici interpretazioni di tipo psicologico e questo sia involontariamente sia per un personale gusto dell'autrice.Infine l’allegoria del putto può rappresentare anche il percorso artistico dell'autrice, in questo momento ancora “in via di sviluppo”, se queste sono le premesse credo proprio che di questa artista sentiremo ancora parlare.  L'opera è contenuta nella mostra “Frammenti di note”, che si svolgerà nella galleria Lomax - via Fornai 44 - Catania, ItaliaInizio: Venerdì 11 Marzo 2011 h.19.30Performance d’improvvisazione: h.21.30Durata: fino al 13 marzoOrario: Sabato e Domenica dalle 20.30 in poi-Ingresso libero-