Imiei2centesimi

il precisionismo.... a portata di mano


Istantanee sul precisionismoImmagini di Edward HopperAi lettori del Blog il nome di Hopper sarà familiare...non ripeto i dettagli personali perchè forse sono ancora repreibili tra le pagine del blog...Una delle sue celebri frasi era:sarei contento se fossi ricordato per due minuti dopo la mia morte...be, ora sono passati più di 50 anni...Anche se è un artista che praticamente nasce a fine ottocento e muore negli anni '60, l'emozione data dalle sue opere è ancora viva e l'influenza del movimento da lui fondato (pur circoscrivendo la maggiore attività fra le due guerre mondiali), lascia stupiti e appassionati fra il pubblico tutte le volte in cui viene organizzata una mostra (una retrospettiva come in questo caso).Hopper nasce  nel luglio del 1882 a Nayek un paesino negli Stati Uniti situato sulle rive del fiume Hudson nel 1900 si iscrive alla locale scuola delle arti dove frequenta diversi autori che saranno futuri protagonisti del panorama artistico americano negli anni '50. Fondamentali per la sua arte e la sua evoluzione personale furono tre insegnanti di quella stessa scuola: William Chase le lo incita a studiare & copiare le sue opere preferite dai musei;  Kenneth Miller da cui impara il gusto per la pittura pulita, nitida,  e la concezione dell'ordine e della composizione spaziale; Robert Henri, che lo aiuta a liberarsi dei limiti accademici grazie al suo attivo esempio.Subito dopo il diploma il giovane Hopper lavora come illustratore pubblicitario presso la  C. Phillips & Company.Già nel 1906 compie il suo primo viaggio all'estero, in europa dove visita parigi, berlino e bruxelles.Nelle sue influenze si possono notare sprazzi di grandi maestri come Lautrec, Sisley, Pisarro e Monet. Senza ignorare gli ammiccamenti all'espressivo Goya.Tornato negli stati uniti non li abbandonerà mai più. Facendo tesoro dei grandi maestri del passato rielabora la loro arte in una maniera del tutto sua e personale ed inizia a dipingere soggetti legati alla quotidianità della vita americana.Scogliere, scorci urbani, spiagge sono i soggetti dominanti di questo periodo.Fra le tecniche utilizzate , più per sperimentazione che per premeditazione, sono incisione e acquaforte. Uno dei motivi che mi ha sicuramente colpito nella sua arte è legato all'affermazione “non dipingo i paesaggi, ma quello che provo”, e dannazione questo si vede.Alcune delle sue opere si vedono evidenti i riferimenti ai pittori europei da me prima citati, in particolare in quella aura di “religioso silenzio” e di “calma irreale” che è tipica di questi artisti.Lo spazio assume una valenza metafisica, questa è la mia interpretazione, che comunica allo spettatore una sensazione di piacevole tranquillità, ma anche di distanza, di estraneamento, anche del soggetto ritratto, dal suo stesso ambiente.Alcune delle sensazioni dipinte sono desolazione, incomunicabilità e solitudine. Di lui è stato detto:“è uno dei pochi artisti capaci di dipingere il silenzio”.Hopper muore improvvisamente nel 1967, ma l'influenza del precisionismo continua a trasmettere quelle sensazioni di calma desolazione che erano tanto care al suo fondatore.Oggi è importante non dimenticare l'apporto che queste opere danno al panorama artistico mondiale. Come dicevo prima, Hopper ha elaborato in maniera personale le influenze degli artisti europei arrivando a realizzare, e questo condivide con i precisionisti una visione del cubismo realista, nonostante in realtà questa corrente non sia mai uscita dai confini degli stati uniti la sua importanza espressiva è, almeno per quello che io ritengo, un patrimonio mondiale.In questo periodo potrete ammirare le sue opere al museo fondazione Roma, dal 16 febbraio al 13 giugno 2010M.M.