Immaginevolmente

Post N° 350


LEI CANTA (...e lo fa divinamente...)E’ tregua.Dentro. Calma ovunque, nelle turbolenze dei pensieri erranti, nei sussurri a cui do il permesso nel cuore, nelle emozioni che si muovono nella pancia, nelle tensioni del collo... A volte mi accorgo che quello che vedo s’inchina. Tutto, tutto quanto, nello stesso istante. E allora, là dietro, nell’ombra, ecco: là vedo qualcosa di diverso da quello che avevo considerato fino a quell’attimo.Resto spiazzata. I confini sono inesistenti. Come nel cielo, come dove non c’è un limite da dover toccare. E setacciando le pieghe della moderazione, trovo ancore di sicurezza. Quando le ho messe lì? Non ricordo di aver deciso di volerle. Ah, forse per coesistenza? O per sopravvivenza? Per rispetto? Per giustizia?   Per scelta. Consapevole o no, non saprei dire.Aggressività. L’ho sempre intesa come un sentimento negativo. Sbagliato. Pericoloso. Da frenare. Da nascondere. Da educare, Da azzittire. Da legare ben salda.Ma Aggressività è altro. E’ andare verso ciò di cui ho bisogno. Non un desiderio. Un bisogno.E i bisogni non hanno logica. O meglio, ne hanno una tutta loro. Lontana dalla morale. Una logica di infante. Di onde del mare. Di baci improvvisi, appassionati. Di parole nate e dette, subito, senza paura. Senza esitazioni. Una logica di bile e miele. Ma vera.E qui, ora, è questo che si muove.Essere nell’intensità e nella passione. Essere intensa e appassionata, quando lo sono, in ogni mio respiro.