Immaginevolmente

Post N° 437


Un passo. E poi musica. E poi respira, che ci sta bene. In effetti è necessario. Si. La musica. Senza quella mi manca l'aria. Ma l'aria senz'aria, è morte certa.Ricapitolando, senza musica, a fatica, si vive.Senz'aria, no, non c'è proprio speranza.Parliamo dell'essenziale e del necessario.Che un po' sono comunque sinonimi.E poi è così: io vivo d'aria e di musica.Se tolgo una, l'altra non mi basta, in entrambi i sensi.Divento piccola piccola, e senza difese. E aspetto. Che qualcuno mi schiacci o che qualcuno mi raccolga.O che io stessa, poi, riesca ad alzarmi.(Stasera vado di cumuli di parole apparentemente senza senso, mentre dentro me impasto tristezza, e sconforto, e noia, e vaffa).E poi, oltre a questo, Vaffa alla banca.Vaffa all'agenzia.Vaffa al notaio.Vaffa a tutti sti vampiri assetati di soldi che non abbiamo. Mentitori sorridenti, profumati di colonia da 100 euro ed avvolti da completi firmati in bellavista. Vaffa a me che ho bisogno di loroHo proprio bisogno di un abbraccio. Ma di quelli tosti, eh.(E comunque) Tengo botta (si si, caro GA).