Immaginevolmente

Musica...


... capelli lunghi, arruffati e disordinati. Ti stavano da Dio, almeno secondo me. Quei capelli lunghi ma non troppo che incorniciavano quel volto da diciannovenne ribelle ma non esagerato. Educato, timido ma anche un po' esibizionita, come lo è secondo me ogni musicista.Io mi ricordo com'è stare con te sul palco. Mi ricordo com'era bello quando ci si guardava, perhè come non mai, in quell'attimo, ci si capiva. E non so cosa intendo bene, perchè penso che durante la musica avvengano cose "al di sopra" a volte, quando l'intesa è vera. Non so spiegare cosa sia che mi faccia apprezzare, includendo i brividi, un musicista... la tecnica? Mah... non credo: spesso dei "mostri sacri" a livello tecnico, mi hanno annoiata. E poi sento te, che da anni studi come un pazzo... ed immagino che sarai senza dubbio diventato ancora più bravo di quando eravamo ragazzini... però io di te apprezzo le stesse cose di anni fa. Non la tecnica che hai guadagnato, che per tanti diventa colpa di "freddezza". M'immedesimo, in fila ecco cosa adoro vedere mentre ti sento:i tuoi occhi, che parlano insieme alla chitarra. L'espressione del viso: sei perso. Completamente perso in quello che stai facendo. Ed insieme anche sicuro che ogni mossa è quella che avevi scelto. Bella la sicurezza. E poi c'è il "lato magico" quello che è assoluto dono del talento.E ancora lo penso che lì sei sprecato. Ma io sono di parte forse.Bello però questo senso di passato che torna, il passato buono intendo. Di sensazioni legate ad una delle cose che amo di più: la musica.