Vampiri...

Tutto ebbe inizio......


Giocare con le vite degli altri... Mi hanno sempre detto di non farlo... ma una notte qualcuno lo ha fatto con la mia.Il mio villaggio, in una sperduta vallata, era coperto dal cielo notturno e la luna splendeva alta. Ero uscita per prendere l'acqua al pozzo nel cortile dietro al mio podere, ad un certo punto sentii gli ululati lontani. I lupi abitavano il bosco intorno, era più che normale sentirli ululare nella notte; soprattutto nelle notti di luna piena.Presi il secchio e mi avvicinai alla porta, ma c'era qualcosa di molto strano nell'aria, un odore ferroso come di sangue. Ad un certo punto mi sentii sbalzata in avanti da un qualcosa di molto più grosso e forte di me, sbattei la testa ma non persi i sensi. Mi voltai e vidi un enorme figura nera al di sopra di me, le fauci spalancate e l'alito vomitevole. qualcosa di davvero mostruoso.Poi in un attimo un altra figura arrivo di corsa, sbalzò il mostro oltre di me e iniziarono a lottare. Avevo un forte dolore alla testa e quando cercai di alzarmi mi accorsi che la mia gamba non mi rispondeva, anzi mi faceva molto, molto male. Appoggiai la mano sul viso e vidi che stavo sanguinando copiosamente, la vista annebbiata e li svenni. Non so come finì la lotta tra le due creature, io ero svenuta e mi svegliai in un letto che non era il mio. L'odore era un altro, un misto tra incenso e erbe aromatiche, mi svegliai e vidi solo buio. Toccai la mia faccia e sentii delle bende che coprivano i miei occhi, ecco il perchè vedevo tutto nero. Non riuscivo a parlare per la secchezza della gola. Un attimo dopo sentii una mano dolce ma dal tocco freddo che mi alzava in modo rassicurante la testa e un liquido fresco scendermi in gola, una delle sensazioni più belle dalla notte dell'incidente.Passarono giorni, non so dire se tre o quattro, i miei occhi chiedevano la luce e la persona che mi accudiva non mi rivolgeva parola e io non so chi potesse essere. Chiedevo della mia famiglia, dei miei conpaesani, ma nulla. Lui non m rispondeva, non so dire come facevo a sapere che era un uomo, ma sentivo che era cosi. Poi quando mi risvegliai mi parlò, la voce bellissima e rassicurante mi disse di non preoccuparmi e iniziò a togliere le bende sugli occhi.Piano piano iniziai a vedere la luce, la fiebile luce della candela di fianco al letto e il suo volto. Un bellissimo volto, due occhi azzurri bellissimi e i capelli castani tagliati cortissimi. Un tatuaggio solcava il suo viso proprio sull'occhio sinistro. Ma la sua bellezza era sorprendente."Risen" mi disse, "io sono Risen, ti ho salvata dai lupi, hanno attaccato il tuo villaggio e tu sei l'unica rimasta." rimasi di stucco a quell'affermazione e una lacrima solcò il mio viso. Bruciavano, ma bruciava di più l'odio che stavo provando, mista a paura e ricerca di vendetta verso quegli abomini che avevano massacrato il mo villaggio."Ora devi riposare. Piano piano la vista ti tornerà." io cercai di parlare, ma lui posò il suo indice sulla mia bocca per non farmi parlare, mi porse una ciotola di cibo e si allontanò da me. Finito il cibo sentii la stanchezza pesare sui miei occhi, e il bacio di morfeo mi riportò nell'oblio del sonno. 
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