Vampiri...

Tutto ebbe inizio...... 7°parte


Passai la giornata a ripensare a quello che era successo la sera prima, sfogarmi quellamattina mi era servito, ero riuscita a togliermi la rabbia di dosso. Risen mi rimase vicino fino a che riuscii a tranquillizzarmi, ma poi mi lasciò sola chiedendomi di pensare bene a tutto. Era difficile trovare una risposta alla loro richiesta, però pensandoci ormai non avevo più nessuno e la mia sete di vendetta verso quelle creature che avevano sterminato ogni singolo membro della mia famiglia e del mio villaggio stava aumentando di giorno in giorno. La mia vita ormai non aveva più un senso logico, non avevo più una casa, non avevo più una famiglia, ma avevo me stessa e una vendetta da compiere. Allora presi lamia decisione.Andai nella biblioteca e cercai Risen. Lo trovai seduto alla grande scrivania intento a consultare un enorme libro nero, alzò lo sguardo e mi sorrise. Lo guardai e accettai la proposta che mi avevano fatto la sera prima, a patto di darmi tutte le spiegazioni a riguardo. Mi guardò e mi fece cenno di sedermi sulla grande poltrona al suo fianco e iniziò a parlare.“Tutto ebbe inizio sei secoli fa. Non so dirti come sia nata la nostra razza, ma so  che si cibavano solo di bestie e facevano in modo di non essere mai visti dal genere umano. Un giorno però, un nostro antenato assaggiò il sangue di una bellissima donna, e capì di poterle far dono della sua immortalità, facendo diventare anch’essa un vampiro.Ci definiscono Creature dannate, esseri morti e poi rinati a nuova vita immortale, condannati a nutrirsi di sangue per sopravvivere e a vagare per le terre del mondo per l'eternità . Dicono che disprezziamo tutto ciò che vive e ci consideriamo degli esseri superiori a qualsiasi altra razza per la nostra natura immortale e per la forza che il nostro sangue ci conferisce. Difatti, se sconfitti possiamo rigenerare velocemente le nostre ferite, risorgendo, tornando più temibili che mai. Si narra che la nostra forza sia a dir poco straordinaria, difatti un Vampiro infuriato ha la forza pari a dieci uomini di corporatura robusta e i Vampiri anziani posso arrivare anche a superare quel limite. I vampiri non si fidano di NESSUNO a parte i loro "fratelli" e non rivelano quasi mai la loro vera natura perché ciò potrebbe costargli la distruzione, alcuni vagano per le lande del mondo per conto loro, mentre altri si riuniscono sotto la guida di un Sire. Da qui  nascono i clan. Questi clan sono come grandi famiglie, ogni vampiro  ha il dovere di proteggere il suo clan e chine fa parte. Ogni regno, come il nostro,  ilRegno di Ferithom, ha  parecchi clan divampiri, dai più piccoli ai più grandi e forti che possono ospitare fino a una trentina di  adepti. Ogni clan ha il suo nascondiglio che di solito è posizionato su una montagna, e a seconda della grandezza del nascondiglio si può sapere quanto è forte un clan. Il clan di cui faccio parte io è l’AETDA, accademia del clan ETDA il cui capostipite, lo hai conosciuto ieri notte, è Caronte. Nell'animo di un vampiro però resta sempre una minima parte di quello che egli era quando era ancora un mortale....ma ciò varia da soggetto a soggetto... Tutti i clan di vampiri lottano contro iLycan, che sono considerati l’abominio . Essi vennero creati da  Lycan, Dio della Selvaggia. Una notte scese da Elysium per ammirare le peculiarità delle razze create dai suoi fratelli, queste lo incuriosivano, ma per lui erano troppo chiuse, non erano libere, ma troppo incatenate alla realtà della loro vita. Così si allontanò dalle città  e si recò nel bosco, dove mille suoni lo circondavano, ma d'un tratto, al calare delletenebre ogni rumore cessò. Quella notte era illuminata dalla luna piena, il suo candore e la sua pallida luce illuminavano la foresta come una torciac repitante di luce bianca, ma il dio fu catturato da una sagoma, un lupo color neve su una collina cominciò a ululare, a quel richiamo, di risposta ne sentì degli altri, fino a che intorno al lupo bianco non si radunò un vero e proprio branco, incuriosito e stupito, ma anche affascinato e colpito da tanta grazia e intelligenza, si avvicinò.  Il lupo albino doveva essere di certo il capo branco, più grande degli altri, più vecchio e più saggio a causa delle tante cicatrici che vi erano sul suo corpo. In quel momento Lycan prese la sua decisione, comparve dinnanzi al branco di lupi che cominciarono a ringhiare, ma lui li placò con un gesto della mano, si avvicinò al lupo bianco e gli toccò il muso, una luce nera sprigionò dalla mano del dio e investì in pieno l'animale che cadde a terra. Si rialzò che non era più un lupo, camminava sulle zampe posteriori, aveva braccia possenti e la bava gli colava dalle fauci aguzze... "ora va...figlio mio...e che le notti di luna piena siano le notti di più grande splendore per te e i tuoi futuri fratelli...va nell'umana specie, il terreno più fertile per essere coltivato..".Noi siamo i nemici giurati dei licantropi, secondo la leggenda il dio Lycan e il dio Zator spesso erano in dissapore tra di loro e così i loro figli, protagonisti di una lotta senza fine.. Tra noi ci riconosciamo  a vista, ma preferiamo non farci riconoscere in pubblico o sarebbe un massacro, ma se da sole le due razze non aspettano altro che scontrarsi per affondare i denti nella carne dell'altro. I Lycan preferiscono non svelare la loro vera identità in quanto la discrezione è la loro arma migliore, confondendosi tra la folla possono condurre una vita quasi normale e intrattenere commerci con gli umani, ma una volta scoperti possono essere feroci e brutali con essi. Con il passare degli anni hanno appreso la capacità di mantenere la forma animale anche durante il giorno, ecco il perché io non posso proteggerti alla luce del sole. Noi vampiri abbiamo il limite che durante il giorno non possiamo uscire.  Siamo creature molto sensibili e i raggi solari possono danneggiarci anche molto gravemente.”  Lo ascoltai come perduta, le parole scivolavano come acqua in un torrente, e tutto piano piano divenne reale. Avevo davanti a me un essere immortale, di una bellezza che poteva affascinare qualsiasi umano. E a me aveva rapito il cuore, ascoltando le sue parole mi ero ricreduta su tutte le storie spaventose che parlavano di loro. Lui non era cattivo, mi aveva salvato e io me ne ero innamorata. Gli chiesi scusa per le cose brutte che gli avevo detto quellamattina. Mi guardò e mi disse: “ ora che sai la nostra storia, cosa hai deciso di fare?” Lo fissai per un interminabile attimo poi mi decisi, “ voglio essere una di voi… voglio combattere al tuo fianco e voglio essere la tua sposa, se mai me ne darai l’opportunità…” Mi guardò, i suoi occhi erano bellissimi, la luce delle candele gli conferivano un colore indescrivibile all’occhio umano, si avvicinò e mi baciò. Quello fu l’ultimo bacio da umana che gli potei dare. 
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