Vampiri...

Noi due....


In una notte come tante altre mi trovai sulla spiaggia a contemplare la luna, era fantastica. La sua luce illuminava la spiaggia di quell’ argento soprannaturale. I legni abbandonati proiettavano ombre, le onde si infrangevano sulla battigia, tutto era calmo e nessun rumore in lontananza, tranne quello del mare. Mi piaceva camminare sulla spiaggia di notte, come quando ero umana mi piaceva giocare nel mare. Ma ora mi trovavo a vivere una vita immortale, qualcosa che non avrei mai pensato di avere. I pensieri correvano sul rumore delle onde, in un attimo sentii delle braccia avvolgere la mia vita. Conoscevo quell’abbraccio. Mi prese e mi girò verso il suo viso. Mi guardò profondamente, uno sguardo che durò un eternità. Ricambiai l’abbraccio, provavo sentimenti che non potevano essere descritti. La mia testa era persa, ma il mio cuore era legato solo a lui. Lo guardai negli occhi e lo baciai. Un bacio diverso da un bacio umano. Qualcosa oltre il verosimile, una sensazione di forza e passione indescrivibile. Ci ritrovammo sdraiati sulla sabbia nella luce della luna, uno di fianco all’altro, fissavo i suoi occhi stupendi, la sua bocca morbida, i suoi lineamenti perfetti e il tatuaggio sul viso. Tutto di lui era perfetto. La mia mano accarezzò il suo viso, scendendo verso il collo per fermarsi sul petto muscoloso. Il rumore del mare cullava i miei pensieri, e le mie mani erano perdute  su quel corpo fantastico. Ma ad un certo punto sentimmo un ululato lontano, ci alzammo di scatto, il nostro momento era finito. C’era qualcosa di più importante ora. “Dobbiamo raggiungere il castello del clan, i lupi si stanno avvicinando, avranno sicuramente sentito il tuo odore. Meglio muoverci, non possiamo farci trovare isolati. Andiamo”Prendendomi per mano ci buttammo in una folle corsa attraverso la foresta per raggiungere il covo del clan. Sentivo l’odore dei lupi che ci inseguivano, il loro respiro affannoso nella corsa che si avvicinava, potevo intuire che era un gruppo piccolo di due o tre lupi al massimo, e non erano neanche così veloci, infatti riuscimmo a seminarli arrampicandoci verso il covo. Sentivo la loro presenza lontana, io potevo sentire il loro odore, ma loro non il nostro oramai eravamo posizionati sotto vento ed eravamo al sicuro. Arrivammo al portone del castello che fu subito aperto. Entrammo e ci avviammo alla sala della guerra radunando tutto il clan e  spiegando la situazione. “Un piccolo gruppo di lupi, si è avvicinato al nostro territorio, sicuramente hanno fiutato l’odore di Amina, dobbiamo attuare una controffensiva. Non possiamo permettere che attacchino nel nostro territorio.” Disse Risen. Lupen ascoltava, e infine prese la decisione. “Dobbiamo attaccarli, ma il tempo a nostra disposizione stanotte è limitato. Mancano poche ore al sorgere del sole e noi non possiamo esporci. Dovremo studiare un piano per accerchiarli e batterli. Criminal hai un idea in proposito?”.  Criminal era il primo admin, era il braccio destro di Lupen e Ministro della guerra. A lui io e Risen ci appoggiavamo per le decisioni. Un vampiro grande e grosso, stesso taglio di capelli di Lupen, una piccola cicatrice sulla guancia sinistra. Sulle braccia possenti portava tatuaggi a coprire le numerose ferite di guerra. Aveva un carattere docile e molto protettivo, ma quando si trattava di guerre, il suo sguardo cambiava letteralmente, una luce brillava nei suoi occhi e il suo corpo possente fremeva di attesa. “Prima di tutto, voi due rimarrete qui fino a domani notte, bisogna attuare un controffensiva, ma come ha detto Lupen per ora non potremo attaccarli. Visto che è solo un gruppo piccolo, potremo uscire solo noi tre: Io, Lupen e te, Risen. Possiamo benissimo allontanarli, o se è proprio necessario ucciderli.” Non mi sentii per niente esclusa, anzi pensavo che loro essendo i più potenti potevano sconfiggere subito quel piccolo gruppo. L’unica cosa che sentivo era preoccupazione. Per Risen, ormai il mio rapporto con lui era andato oltre, e lo sentivo legato a me come ma avevo sentito ogni altra cosa. Il giorno seguii gli addestramenti con Criminal e Risen, stavo crescendo a vista d’occhio, la mia potenza era più controllata e i miei riflessi sempre più attivi. Quella notte ero riuscita a percepire i lupi,il loro odore, e soprattutto ero riuscita a capire quanti erano. L’unica cosa che dovevo riuscire a migliorare era la difesa, nei combattimenti con Risen perdevo sempre. Ma gli allenamenti mi servivano molto.Al crepuscolo dovevo uscire per cibarmi, ma mi fu vietato. Era una delle regole del clan, mai uscire a caccia quando ci sono Lycan nei paraggi. Lupen. Criminal e Risen uscirono a caccia dei lycan che ci avevano seguiti la notte precedente. Avevo un po’ di angoscia sapendo che Risen era fuori, ma sapevo che se la sapeva cavare. Era un ottimo combattente, e lo aspettai per tutta la notte.
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