Vampiri...

Noi Due 2° parte


Quella notte ebbi un brutto presentimento, il mio sesto senso mi diceva che qualcosa non sarebbe andato a buon fine ed iniziai a preoccuparmi. Passavano le ore e nessuna notizia arrivava. Sarà che era anche la prima notte che passavo da sola all’interno del covo del clan, ma sapevo che le cose non stavano procedendo bene. Mancava circa un ora al sorgere del sole, la mia preoccupazione salì ed ebbi l’impulso di uscire a cercarli. La tensione mi stava massacrando, dalla finestra scrutavo nel buio, finché non vidi delle ombre avvicinarsi alle mura. Erano loro, ma c’erano soltanto Lupen e Criminal, di Risen nessuna traccia. Mi catapultai giù per la scalinata e all’ingresso, il clan circondava i due vampiri di ritorno dalla battaglia. Mi feci largo e raggiunsi i due, li guardai, erano stravolti, le armature ammaccate, e le armi scheggiate in modo tale da essere inutili. Guardai i due vampiri negli occhi, il mio presentimento era giusto, il mio Risen non era tornato e di sicuro era successo qualcosa. Mi rivolsi a Lupen, chiedendogli dove fosse Risen, ma non risposte. Non capii se era per paura o per altro. Continuai ad insistere finché non gli poggiai con molta cattiveria le mani sulle spalle possenti, mi guardò con uno sguardo di resa, di cui non capii il vero significato. A quel punto Criminal mi stacco da lui e mi portò lontano dal gruppo. Parlò sottovoce, dicendomi che Risen era stato ferito, ma se la sarebbe cavata. “abbiamo dovuto lasciarlo lì, per riuscire ad allontanare i lupi da lui, stai tranquilla appena farà notte torneremo a prenderlo….” Mi guardava dritto negli occhi, ma io non ero sicura che fosse sincero. Avevano abbandonato un loro compagno in mezzo al campo di battaglia, dicendomi che sarebbero tornati a riprenderlo, come potevo aver fiducia in questo. Avevo sentito varie voci nella notte, il clan non era più tanto unito, molti pensavano di migrare a nord verso le regioni dove c’erano i clan più forti. L’accademia si stava sfaldando a poco a poco. Il mio pensiero andava a Risen, speravo fosse ancora vivo, e la mia preoccupazione aumentava ad ogni ora del giorno.  La sera arrivò e mi preparai ad uscire, ero pronta ad affrontare la notte da sola pur di riportare in salvo il mio compagno. Indossai l’armatura e presi la mia arma, un accetta in lega di metallo e platino, tanto dura da riuscire a spaccare i denti ad un lycan adulto. Mi sentivo sicura con quelle armi addosso. Scesi dalla mia stanza nel grande salone, tutto il clan era riunito e si voltarono tutti dalla mia parte a guardarmi. Io rimasi indifferente a quegli sguardi, e mi diressi a passo deciso verso il grande portone di entrata. Alle mie spalle percepii un movimento, mi voltai di scatto e mi ritrovai Criminal al fianco. “ dove vai?” mi chiese. Gli dissi che stavo andando a riprendere Risen, la notte era appena calata, e avrei seguito il suo odore fino a trovarlo. Mi prese per un braccio e mi disse di non fare sciocchezze, che io ero troppo importante per loro, che non avrei dovuto uscire sola nella notte, con i Lycan nelle vicinanze. Io mi girai e lo guardai dritto negli occhi e dissi: “ io sarò anche importante per voi, ma Risen è importante per me, se lui muore, io morirò con lui….” Detto questo, Criminal lasciò la presa e mi guardò mentre mi allontanavo nella notte senza luna. Ero decisa a ritrovarlo e a portarlo in salvo. Sapevo che era ancora vivo, lo avrei riportato a casa.
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