Imperatore Ghiaccio

il suo inchiostro scorre fluido sulla carta, come un fiume che travolge e porta via il lettore, trascinandolo diretto alla meta.


“La Stirpe del Ghiaccio” è un romanzo Urban Fantasy che avvince, parola dopo parola. Appena superate le prime pagine si sente la necessità di proseguire nella strada con Diaccio, per scoprire il mistero del libro (l’Ultima Alchimia) che il protagonista si trova tra le mani. Ci si coinvolge insieme con lui nella ricerca dell’autore, tal Aaron Mi-ka-el Beliar (si noti qui, e in tutto il libro, il modo in cui AMB gioca come un bambino capriccioso con le parole), in un intreccio di vita reale, sogno e magia, illusioni di luci e ombre. In tutta la stesura, Aronne semina piccoli indizi che vanno poi a collocarsi, ognuno al posto che gli spetta, nella conclusione, sorprendente. Questo libro ha una peculiarità, una volta terminato, vien voglia di ricominciarlo per cogliere le sfumature che solo alla fine ci si rende conto di aver immagazzinato inconsciamente. Non perde una battuta, in tutto il viaggio, non c’è una sola parte noiosa da superare, anche grazie all’utilizzo costante di dialoghi. L’autore impiega sapientemente le conversazioni per rendere la storia spigliata e allo stesso tempo impreziosirla di tutte le informazioni che servono a chi legge, senza appesantire il racconto con lunghe descrizioni. (Fior di Spina)