Imperatore Ghiaccio

a volte scrivo di me...


è come se una scheggia della mia anima impattasse contro il bianco di questo foglio, riempiendolo di graffi, incidendo profonda la sua piatta superficie, e riempiendo i solchi, quasi fossero quelli di un disco in vinile, di inchiostro dai vermigli riflessi, dal gusto di ferro... a volte lecco le mie dita, dopo aver scritto, e percepisco chiaro il gusto di ruggine e mi piace sapere che è una lacrima della mia anima, una stilla di me...