Imperatore Ghiaccio

da L'impronta dell'alba


< Spegni la luce che sta ancora sognando > aggiunse sfiorando con il dorso della mano la dura pelle e pensando:“Se la notte ti concedesse, nella tua piccola vita, anche un solo abbraccio mentre ti bacia la pelle e l’anima, allora capiresti che significa smettere di dibattersi, arrendersi, smettere perfino di piangere. Forse, per un attimo, sprofondare nella inesistenza, sciogliersi nel buio. La notte ha il dolore tatuato, e in un solo abbraccio può portarti via per sempre. A me è successo.”< Posso formulare una domanda? > chiese la macchina abbassando l’intensità luminosa. Ascoltò stupito la richiesta, intuendo nella voce elettronica un flebile accento di emozione. Prontamente ripudiò la perversa sensazione.< Certo che puoi > rispose dissimulando la perplessità.< Cosa rappresenta per voi questa creatura addormentata? >Osservò il gigante adagiato nella amaca che lo sorreggeva e lo rivide solcare il cielo mentre volteggiava nascosto dalla bruma leggera dell’alba. Si abbandonò per qualche istante al leggero sapore della malinconia. I suoi occhi così taglienti, così assassini, per pochi decimi di secondo sembrarono realmente umani. Sfiorò le palpebre cercando di trattenere quell’emozione che tracimava con la lacrima, poi si sedette vicino alla creatura e sorrise.“Cosa rappresenti per me? Sei la mia famiglia, sei la mia casa, sei il mio credo e sei ciò che ho smarrito… la mia identità.”