Like a storm again

Trains


Carrozze sgangherate e sporche portano a casa corpi stanchi, teste penzolanti, sguardi persi nel vuoto in cerca di risposte o soluzioni. Carrozze fatiscenti che rallentano in prossimità del binario, porte che si aprono e aria fresca a smuovere momentaneamente pensieri e domande non risolte alla fermata precedente. Gente che corre per non perdere il treno, per non arrivare tardi a casa, nel confortevole tepore della normalità, al sicuro in un ambiente amichevole. Carrozze rumorose che ripartono, e poco importa se qualcuno non è salito in tempo, c'è la corsa successiva e a casa ci si arriva comunque, questo treno porta lì, non fa devizioni verso mete esotiche o verdi e silenziose vallate. No, questo treno porta a casa la stessa stanchezza e gli stessi pensieri della tratta mattutina percorsa in senso inverso, gli stessi giornali stracciati con notizie ormai vecchie, gli stessi volti preoccupati, sorridenti, avviliti, speranzosi, felici, gli stessi Ipod con la stessa musica, gli stessi libri con le stesse copertine, gli stessi sguardi persi oltre il finestrino imbrattato da scritte incomprensibili. Forse in ritardo, ma si arriva. Su questo treno si incontra ogni emozione ma la sensazione generale è di tristezza, e la cosa più triste è che tra quei volti mi sembra di riconoscere il mio.