E’ un periodo che scrivo e leggo poco, probabilmente a causa del tono del mio umore, un po’ basso, dopo l’escalation che ha avuto la mia vita e che mi ha fatto capire quanto le novità possano essere insopportabili. Difatti, adesso, quando qualcuno dei miei amici mi domanda “Novità, cose?”, ribatto “Per fortuna no!” lasciandoli di sasso, con la speranza che ascoltino quando gli parlo e auspicando, soprattutto, che non accennino alle novità.Anche perché spesso le novità sono eventi negativi, se non catastrofici, spiacevoli e, come dicono quelli che conoscono l’arte della parsimonia delle parole, gli sbrigativi e gli omertosi, inenarrabili.D’altronde alcuni eventi sono imprescindibili dalla nostra natura di esseri umani e con loro bisogna fare i conti, prima o poi. E tuttavia è opportuno discorrerne quando si presentano perché non è bello bagnarsi prima che arrivi la pioggia, come dicono i saggi.Il mio umore, dicevo, è stato alquanto nero e la mia faccia, di solito illuminata da un largo sorriso, è più brutta e antipatica del solito.Tanto è vero che ieri la ragazza per la strada, che accompagnava il neo dottore adornato da corona d’alloro, ha esitato, prima di spruzzarmi con la pistola ad acqua.Ieri anche lo schiocco della ragazza che adesca i passanti sotto casa mia, non mi ha fatto sorridere.E, sulcis in fundo, ieri ho rifiutato l’invito ad una serata di cazzeggio, un tempo per me irrinunciabile. Oggi, però, qualcosa è cambiato, la vita sembra sedurmi, oddio, di nuovo e questo mi piace. Mi piace sentire il calore del sole sulla mia pelle e anche l’odore dell’aria intrisa si salsedine e di iodo mi rinfranca.Ho iniziato di nuovo a guardare con rinnovata voluttà il culo delle signore e delle signorine, i miei muscoli sono abbastanza tonici, i miei sensi acuti, come i miei desideri.E finché c’è desiderio c’è speranza!
Finchè c'è desiderio...
E’ un periodo che scrivo e leggo poco, probabilmente a causa del tono del mio umore, un po’ basso, dopo l’escalation che ha avuto la mia vita e che mi ha fatto capire quanto le novità possano essere insopportabili. Difatti, adesso, quando qualcuno dei miei amici mi domanda “Novità, cose?”, ribatto “Per fortuna no!” lasciandoli di sasso, con la speranza che ascoltino quando gli parlo e auspicando, soprattutto, che non accennino alle novità.Anche perché spesso le novità sono eventi negativi, se non catastrofici, spiacevoli e, come dicono quelli che conoscono l’arte della parsimonia delle parole, gli sbrigativi e gli omertosi, inenarrabili.D’altronde alcuni eventi sono imprescindibili dalla nostra natura di esseri umani e con loro bisogna fare i conti, prima o poi. E tuttavia è opportuno discorrerne quando si presentano perché non è bello bagnarsi prima che arrivi la pioggia, come dicono i saggi.Il mio umore, dicevo, è stato alquanto nero e la mia faccia, di solito illuminata da un largo sorriso, è più brutta e antipatica del solito.Tanto è vero che ieri la ragazza per la strada, che accompagnava il neo dottore adornato da corona d’alloro, ha esitato, prima di spruzzarmi con la pistola ad acqua.Ieri anche lo schiocco della ragazza che adesca i passanti sotto casa mia, non mi ha fatto sorridere.E, sulcis in fundo, ieri ho rifiutato l’invito ad una serata di cazzeggio, un tempo per me irrinunciabile. Oggi, però, qualcosa è cambiato, la vita sembra sedurmi, oddio, di nuovo e questo mi piace. Mi piace sentire il calore del sole sulla mia pelle e anche l’odore dell’aria intrisa si salsedine e di iodo mi rinfranca.Ho iniziato di nuovo a guardare con rinnovata voluttà il culo delle signore e delle signorine, i miei muscoli sono abbastanza tonici, i miei sensi acuti, come i miei desideri.E finché c’è desiderio c’è speranza!