un_mondo_ di_amore

Mi spiace non ho tempo


 Conosco un signore che è cosi impegnato da non avere un minuto di tempo per bere un bicchiere acqua selz e mandarino verde in un chiosco con un amico. Con le donne pratica soltanto il classico mordi e fuggi e tante volte nemmeno  quello. Diciamo che vive una vita di m… nonostante sia abbiente,  lavorando tutto il giorno, e si dibatta in mille questioni di lana caprina, di scarso o nullo valore sociale. Da parte mia glielo dico sempre che sta sbagliando e che un giorno improvvisamente si ritroverà vecchio, solo e malato a contarsi i danari, nella migliore delle ipotesi finirà i suoi giorni a  farsi spillare i soldi da una bella badante che lo costringerà a farsi il bagnetto con il peperoncino, contorcendosi dal dolore. So  di essere molto antipatico, soprattutto quando gli domando  se ha comperato già il loculo! Non posso farci niente son fatto così! Volendo estendere il discorso, secondo me uno strumento per diminuire la disoccupazione dovrebbe essere quello della redistribuzione delle ore di lavoro: lavorare meno e tutti. Lo so si tratta di una soluzione difficilmente praticabile  a causa della rigidità del mercato del lavoro  e dei processi produttivi.Ed anche le posizioni ideologiche e partigiane di sindacati,  imprenditori, organizzazioni di categoria,  non agevolano l’accoglimento di questa  impostazione cara ai filosofi dell'antica grecia. Soprattutto, il problema, a mio parere, sta a monte: sarebbe necessario un cambiamento culturale, concepire il lavoro non come il fine ma come il mezzo per la realizzazione personale, per la tutela della qualità della vita e del benessere individuale e collettivo.Ma io ho l'impressione che la vecchia Europa, per quanto concerne il lavoro,  stia andando dietro la Cina dove si lavora a ritmi insostenibili che hanno accresciuto in maniera esponenziale il numero di suicidi e dove i diritti dei lavoratori vengono continuamente calpestati ad esclusivo vantaggio della produttività e dei profitti.