un_mondo_ di_amore

Tutta colpa della gazza ladra


 Oggi ho capito una cosa: qual è il momento preciso in cui si percepisce la propria età Di solito, per dirla alla Kundera, noi esseri umani siamo senza età. Tuttavia, in alcuni frangenti, quasi sempre fastidiosi anche se divertenti, diciamo tragicomici, ci si rende conto esattamente di essere il vecchietto della carta di identità, meglio della data di nascita riportata sulla carta di identità. Può succedere in qualsiasi frangente,  ascoltando Radio anni 70, 80, 90,  crollando sotto il peso di un sacco di cemento, avvertendo uno strano senso di nausea, disgusto e acidità dopo aver mangiato l’agognato arancino, quando si ha  un dialogo con  il giovane collega del seguente tenore:   “E’ morto, sì ma aveva la sua età!”   “Quanti anni aveva, non mi sembrava anziano!” “Perdiana, aveva quarantatrè anni, era un bacucco!” Può accadere, ed è questa la situazione più brusca, violenta e stressante, incontrando la vecchia fidanzata, ingrassata e con prole al seguito, come mi è successo ieri. Nei miei ricordi lei era una fanciulla  aggraziata,  vezzosa, una deliziosa cocorita ed  io il  cocorito ammaliatore. E invece  ieri ci siamo guardati con gli occhi appannati, tutti e due,  senza quasi vederci: Che tristezza! Più che un cocorito, mi son sentito un vecchio merlo indiano sardonico e imbruttito che ripete  sconcezze facendo sogghignare  le vecchie signore. Alla fine ci siamo allontanati, un saluto impacciato e furtivo, sbigottiti come chi ha subito il furto di un gioiello,  da una gazza ladra.