Da sempre la luna ispira poeti e filosofi, affascina, suggestiona e commuove anche gli spiriti più razionali che talvolta le attribuiscono poteri magici traendo, per contrappasso, conclusioni errate dalle loro osservazioni estremamente limitate da pregiudizi e paure.La luna è vista in molte poesie come una spettatrice delle vicende umane, più o meno benigna, più o meno partecipe, il comune denominatore è a mio avviso la bellezza o forse soprattutto il riflesso della bellezza che incanta, seduce, lenisce le ferite della vita: "Io sono nata zingara, non ho posto fisso nel mondo, ma forse al chiaro di luna mi fermerò il tuo momento,quanto basti per darti un unico bacio d’amore" (Alda Merini).
La luna
Da sempre la luna ispira poeti e filosofi, affascina, suggestiona e commuove anche gli spiriti più razionali che talvolta le attribuiscono poteri magici traendo, per contrappasso, conclusioni errate dalle loro osservazioni estremamente limitate da pregiudizi e paure.La luna è vista in molte poesie come una spettatrice delle vicende umane, più o meno benigna, più o meno partecipe, il comune denominatore è a mio avviso la bellezza o forse soprattutto il riflesso della bellezza che incanta, seduce, lenisce le ferite della vita: "Io sono nata zingara, non ho posto fisso nel mondo, ma forse al chiaro di luna mi fermerò il tuo momento,quanto basti per darti un unico bacio d’amore" (Alda Merini).