un_mondo_ di_amore

"Ambiente? Niente!"


Non è mai il tempo di affrontare i temi ambientali  perché non ci sono le risorse e le scelte politiche sono orientate a risolvere le emergenze e  a rispondere alla spinta emotiva causata dalle valanghe, dalle slavine, dalle esondazioni, dagli acquazzoni tropicali  che, sebbene ampiamente previsti, puntualmente si verificano e   infine di fronte alla morte bisogna tacere e pregare.Per cui gli ambientalisti vengono guardati con insofferenza e sufficienza, trattati come bambini a cui si risponde con  il frasario solito di chi non ha più dimestichezza con la spudorata innocenza della verità e la fresca limpidezza dell’onestà:  “Non si può dire sempre no!”  (disgustosa doppia negazione), “pianteremo un milione di alberi! (Marò nu milione, o anima do priatorio!) … l’abuso dell’ossimoro “disastri naturali” quando sarebbe più appropriato adoperare la locuzione  “disastri innaturali”.Eppure da decenni gli economisti più avveduti e lungimiranti considerano il tema ambientale anche una questione di ordine economico fondamentale, così come gli scienziati che pronosticano  da anni un futuro poco roseo per l’umanità: esaurimento delle risorse naturali, riscaldamento globale, distruzione dell’ecosistema, diffusione di grandi epidemie e il verificarsi di catastrofi apocalittiche.Ma bisogna andare sempre alla radice del problema, chiedersi quali sono i nostri valori, le nostre priorità, interrogarsi seriamente sul senso della vita: viviamo solo per noi stessi, per il nostro benessere e la nostra tranquillità  o siamo chiamati a dare risposte ed a contribuire, nel nostro piccolo, a lasciare un mondo migliore  alle generazioni future?