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Post n°466 pubblicato il 11 Agosto 2013 da Lucien.Chardon
Ognuno di noi ha delle idiosincrasie. Ci sono quelli che non tollerano le smancerie ipocrite, quelli che non sopportano il vicino che parla ad altissima voce al cellulare, quelli che odiano i murales, quelli che vanno fuori di testa quando vedono all’angolo della strada la cacca di un cane, quelli che si angosciano per il troppo silenzio, quelli che stramazzano al suolo per il troppo chiasso, quelli che rimangono abbacinati e disorientati dai colori chiari, quelli che storcono il labbro per i colori scuri, quelli che maldigeriscono la carenza di vocali, quelli che sbattono la testa contro il muro per uno iato, quelli che sbarrano gli occhi al suono di un clacson, quelli che guardano con disgusto le stelle e la luna…
Le idiosincrasie sono semplicemente un meccanismo di difesa contro le nostre paure dovute in parte da alcune sostanze rilasciate in maniera inadeguata dal nostro organismo (come la serotonina), paure che possono essere agevolmente superate attraverso l’assunzione di cibi.
Da parte mia, consiglio il cannolo di ricotta o la sfogliatella, secondo i gusti.
Se però non volete ingrassare, allora è meglio imparare a conoscere e affrontare le proprie paure (possibilmente senza giudicare gli altri) poiché è risaputo che la conoscenza è alla base del progresso e dell’evoluzione mentre nell’ignoranza alligna la barbarie, il razzismo e il ripiegamento sterile in sé stessi.
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