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Creato da: Lucien.Chardon il 26/03/2009
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Alle soglie del tremila

Post n°574 pubblicato il 12 Novembre 2022 da Lucien.Chardon

Mi ricordo un giorno in classe un mio compagno lesse un suo tema,  ricordo bene l'incipit: "Alle soglie del duemila rischiamo la catastrofe". 
Ridemmo tutti come scemi, forse per  il taglio ironico del sorriso della professoressa, il tono della voce solenne o lo sguardo assente del lettore che sembrava proiettarsi in un'altra dimensione, una dimensione distante vent'anni, piu' della nostra età... 
quanto era saggio quel ragazzetto e come mi pento di averlo preso in giro per un anno intero, allesoglie delduemila...
Ma non voglio divagare tediandovi  con i ricordi insignificanti di uno scolaretto attempato, solo voglio scrivere un verbo odiato dalla succitata professoressa, "concludo" dicendo che oggi viviamo un eterno presente, siamo incapaci di proiettarci nel futuro, imbrigliati nei nostri piccoli grandi problemi quotidiani.
Forse se ragionassimo pensando al tremila, già alle porte, riusciremmo ad allontanare la catastrofe, almeno fino al cinquemila.

 
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Rispondi al commento:
Lucien.Chardon
Lucien.Chardon il 12/11/22 alle 23:41 via WEB
Ti capisco e anche io ho compiuto più o meno il tuo percorso. Talvolta mi trovo disorientato in questi tempi moderni e, ripensando alla mia giovinezza, faccio paragoni impietosi, esprimo giudizi severi, finendo per cadere nella nostalgia e nel compiacimento vittimistico. Epperò, riflettendoci bene, in fondo non penso che i giovani di oggi siano peggiori di quelli di ieri e questa conclusione e' avvalorata da una serie di indizi: stasera, chiacchierando con un mio carissimo amico, ricordando i tempi andati, abbiamo rievocato alcuni episodi della nostra giovinezza e... a tratti ho provato una fitta al cuore e a tratti un po' di vergogna per i miei comportamenti di giovane scapestrato; a volte ho constatato, anche con dolore, che certi insegnanti sono più inadeguati di certi alunni...ciao:)
 
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