Scripta Manent

Alessandro Baricco


Chi mi conosce sa che lo adoro e di questo devo ringraziare la mia Pisch!Sulla sua biografia credo non ci sia molto da dire. Laureato in filosofia, appassionato di musica da sempre, professione: scrittore e nell'ultimo anno si è cimentato anche come regista (purtroppo il suo film, Lezione 21, non ho potuto vederlo perchè in Francia, dove vivo ora, non è uscito).Per me, un genio!Il primo libro che ho letto è stato Novecento:pianista, libro da cui è stata tratta la trama del film: Le leggenda del pianista sull'oceano. Il linguaggio usato in questo libro è quello del monologo, è un libricino sottile in cui c'è la sola voce narrante che parla. Libricino sottile, ma appassionante. Parla di un ragazzo, Novecento appunto, che è nato e subito abbandonato dalla madre su una nave. Lì cresce senza scendere mai con la sua dote innata di suonare il pianoforte. In pratica quando inizia a suonare è impossibile smettere di ascoltarlo.Il libro che più amo e ho amato di tutta la produzione è sicuramente Oceano Mare, ed è anche il libro che ho esposto nella mia tesina all'esame di maturità. La trama è molto leggera, nel senso che non ha trama precisa. E' tutto il libro ad essere leggere, astratto... Leggendolo si ha l'impressione di veder volare tutti i personaggi, fatti di sostanza eterea, davanti agli occhi.Per dirla in modo pratico non è UNA storia ma sono molte storie che s'intrecciano una con l'altra con un denominatore comune: il mare. Un mare che non è solo acqua, ma amico, nemico, cura, malattia, tragedia, inizio e fine.Un libro davvero fantastico.Sulla stessa linea di Oceano Mare, si trova secondo me Seta. Anche qui la trama è astratta: parla di un uomo che è costretto a intraprendere ogni anno un viaggio fino in Giappone per comprare bachi da seta su cui la sua città vive. Dapprima il viaggio è un dovere, poi diventa necessità per l'anima tutto a causa di una donna che quasi nemmeno esiste, per una passione che è trasparente e fragile. La moglie intanto lo aspetta a casa, devota e innamorata.Quello che stupisce nei libri di Baricco è che ognuno di essi contiene un linguaggio diverso e a volte appaiono diversi linguaggi anche nello stesso libro. Questo è il caso di Questa storia, l'ultimo che ho letto. Una storia che parla semplicemente di un bambino, che diventa ragazzo, poi uomo e infine vecchio passando le tappe importanti della storia dell'italia: l'invenzione dell'automobile, la Prima Guerra Mondiale con Caporetto, la Seconda Guerra Mondiale... Ma durante tutta la sua vita il filo conduttore è la strada: la strada della sua vita.Il libro che secondo me si discosta di più dagli altri è Senza sangue. Un libro dalle descrizioni forti e reali. Comincia tutto in un piccola fattoria dove avviene una strage in cui unica superstite è una bambina. Molti anni dopo una vecchia, che si scopre essere la piccola sopravvissuta, cerca il suo salvatore, l'uomo che l'ha salvata fingendo di non vederla nel suo nascondiglio. I due si ritrovano, si parlano, si confrontano per poi mescolarsi.Ho già comprato altri due libri di Baricco, ovvero mi sono stati regalati e che ho intenzione di leggere presto: City e Castelli di Rabbia. Dopo di essi passerò ai saggi e agli articoli di giornale.Voi che ne pensate? Conoscete Baricco e i suoi libri? Aspetto i vosti punti di vista!