*Più di così,sì molto più ancorasi può restare in silenzioPer ore,con lo sguardo immobile dei cadaveri,si può fissare il fumo di una sigarettala forma di una tazzaun pallido fiore sul tappetoun vago tratto sul muroCon le rigide ditasi può scostare la tendae guardare fuori la pioggia che batte,il bimbo e l’aquilone dipintosotto il porticatoe il vecchio carroattraversare chiassoso la piazza desertaVicino alla tendasi può restare immobilisenza vedere, senza sentireCon la voce aliena e artefattasi può gridare forte“Io amo”Tra le braccia vigorose di un uomo,si può essere una donna sana e bellaCon il corpo dalla pelle tesacon i seni duri e pienisi può inquinarenel letto di uno sbronzo, un randagio, un follela purezza di un amoreSi può beffare con astuziaogni incomprensibile enigmae accontentarsi di un cruciverbaSi può essere felicidi una risposta banale di cinque o sei lettere,sì, una risposta banaleCi si può inginocchiare,tutta la vita, a testa bassa,innanzi a un santuario freddoSi può vedere Dio in una tomba ignotaSi può credere in DioPer una piccola monetaSi può lentamente marcirecome un vecchio predicarenelle piccole stanze di una moscheaSi può, come lo zero,nelle divisioni e nelle moltiplicazioni,restare sempre immutatisi può considerare il tuo sguardo di rancoreil bottone scolorito di una vecchia scarpae come l’acqua prosciugarsi nel proprio fossatoSi può nascondere timidamentein fondo a un vecchio baule,come una buffa istantanea in bianco e nero,la bellezza di un attimoSi può appenderenella cornice vuota di una giornatal’immagine di un condannato, vinto crocefissosi possono coprire,dietro le maschere, le crepe del muroo aggiungere ancora altre inutili figureSi può guardare al proprio mondocon gli occhi vitrei della bambola meccanicaSi può dormire in una scatola di panno ruvidocon il corpo riempito di pagliatra pizzi e perlinee a ogni volgare pressione delle ditagridare invano“oh, come sono felice”.La bambola meccanica* * *E questa sono io,una donna solasul margine di una stagione fredda,adesso che comprendo l’essenza sporca della terrae la semplice triste disperazione del cieloe l’impotenza di queste mani di cemento.. . .
.12.
*Più di così,sì molto più ancorasi può restare in silenzioPer ore,con lo sguardo immobile dei cadaveri,si può fissare il fumo di una sigarettala forma di una tazzaun pallido fiore sul tappetoun vago tratto sul muroCon le rigide ditasi può scostare la tendae guardare fuori la pioggia che batte,il bimbo e l’aquilone dipintosotto il porticatoe il vecchio carroattraversare chiassoso la piazza desertaVicino alla tendasi può restare immobilisenza vedere, senza sentireCon la voce aliena e artefattasi può gridare forte“Io amo”Tra le braccia vigorose di un uomo,si può essere una donna sana e bellaCon il corpo dalla pelle tesacon i seni duri e pienisi può inquinarenel letto di uno sbronzo, un randagio, un follela purezza di un amoreSi può beffare con astuziaogni incomprensibile enigmae accontentarsi di un cruciverbaSi può essere felicidi una risposta banale di cinque o sei lettere,sì, una risposta banaleCi si può inginocchiare,tutta la vita, a testa bassa,innanzi a un santuario freddoSi può vedere Dio in una tomba ignotaSi può credere in DioPer una piccola monetaSi può lentamente marcirecome un vecchio predicarenelle piccole stanze di una moscheaSi può, come lo zero,nelle divisioni e nelle moltiplicazioni,restare sempre immutatisi può considerare il tuo sguardo di rancoreil bottone scolorito di una vecchia scarpae come l’acqua prosciugarsi nel proprio fossatoSi può nascondere timidamentein fondo a un vecchio baule,come una buffa istantanea in bianco e nero,la bellezza di un attimoSi può appenderenella cornice vuota di una giornatal’immagine di un condannato, vinto crocefissosi possono coprire,dietro le maschere, le crepe del muroo aggiungere ancora altre inutili figureSi può guardare al proprio mondocon gli occhi vitrei della bambola meccanicaSi può dormire in una scatola di panno ruvidocon il corpo riempito di pagliatra pizzi e perlinee a ogni volgare pressione delle ditagridare invano“oh, come sono felice”.La bambola meccanica* * *E questa sono io,una donna solasul margine di una stagione fredda,adesso che comprendo l’essenza sporca della terrae la semplice triste disperazione del cieloe l’impotenza di queste mani di cemento.. . .