Appunti di viaggio

Cattolici, questi sconosciuti...


Nel povero mondo rappresentato dall'impegno giovanile a Cervinara, una piccola parte importante la giocano i cattolici. Ribadisco: piccola parte, di un ancor più piccolo universo fatto di volontariato e testimonianza della fede. Nel nostro paese, come ormai in tutta la Valle Caudina, la cosiddetta società liquida ha invaso tutti i settori e i giovani sembrano essersi ritirati in massa dalla vita dei valori. In particolare, i cattolici "impegnati" sono sempre di meno e sempre più divisi tra di loro. Sì, ci sono importante eccezioni, come ad esempio l'Azione Cattolica Interparrocchiale Vittorio Bachelet. Il resto, però, segna un quadro sconfortante. Lo sconforto è ancora più forte se constatiamo che la testimonianza culturale è in mano a poche altre associazioni, di forte natura politica che si affannano a organizzare convegni sempre più deserti. Se tutti fossero capaci di analizzare il mondo dell'associazionismo con spirito critico; se tutti fossero interessati anche a ciò che accade intorno a loro e non solo a coltivare il proprio orticello; se tutti fossero capaci di essere "esempio" più che maestri, allora e solo allora si potrebbe pensare ad un ritorno dei cattolici protagonisti. Nella vita culturale e sociale di questo povero paese. Ci sono, però, troppi "se" e pochi uomini.Stavolta firmo l'intervento: non vorrei che qualcuno se la prendesse con il parroco per la legittima opinione espressa dal presidente dell'Ac Sant'Adiutore (ah, quanti pavidi a questo mondo...)Angelo