Stamattina ho partecipato insieme al mio gruppo di amici artisti e fotografi ad una giornata di volontariato per ripulire un sito archeologico nella Penisola Magnisi ( costa orientale siracusana ) . L'appuntamento era motivo per coinvolgere anche alcune classi di studenti di varie età , sensibilizzarli alla cura del territorio, nonchè un momento di condivisione per farli socializzare fuori dalle mura di una classe spesso grigia e triste. L'arrivo delle varie associazioni culturali e benefiche, nonchè della Misericordia e dei Marines della base di Sigonella ha reso l'evento ancora piu vivo e colorato. Vedere tutte queste persone impegnate per il bene comune, col sorriso sulle labbra e pronti a darsi da fare mi ha abbracciata di buonumore e felicità-.Io ero con i pittori , che ho puntualmente ritratto , e di tanto in tanto mi spostavo sul vasto sito per scattare altre foto. Passeggiando tra arbusti e tombe e basi di cannoni militari dell'insediamento mi ritrovavo accanto gli studenti e ho notato che alcuni gruppetti tendevano a isolarsi per usare il cellulare, per chattare e non solo fotografare. Il professore che li accompagnava più volte li ha ripresi invitandoli a metter via i telefonini per prendere i sacchi della spazzatura, le palette e il necessario seguendo le operazioni di pulizie che i marines effettuavano con i decespugliatori. Mi è stato inevitabile notare un forte disappunto iniziale e non mi sono sorpresa piu di tanto perchè so che molti ragazzi non amano la vita all'aperto , preferendo invece rimanere chiusi in casa a imbottirsi di videogiochi o intenet e social di ogni genere. Non voglio ricriminare sugli usi della tecnologia , perchè ormai fa parte a tutto campo della nostra vita di ogni giorno. Mi fermo a riflettere sul fatto che i giovani , e i piccoli, hanno dimenticato quanto possa essere bello scordare per qualche ora di poter chattare e giocare in modo virtuale e chiacchierare con la persona che si trovano accanto. Il giretto da fotografa mi ha portata per una buona mezzora a perderli di vista. Quando sono tornata ,con mio grandissimo stupore e piacere, ho notato che i ragazzi erano davvero molto piu allegri. Si aiutavano a vicenda, scherzavano mentre riempivano sacchetti di erbacce e bottigliette di plastica, si facevano le battute, e poi andavano anche a sbirciare tra i pittori, ammirando il loro lavoro , commentando con la propria opinione. Vi confesso che questo cambiamento di atteggiamento mi ha molto rallegrata e ho considerato , tra me e me, che i ragazzi hanno forse bisogno di piu spunti, di piu motivi di aggregazione e forse pian piano riescono a riprendere il contatto con le cose piu pratiche, manuali e utili. Noi stessi , noi adulti, non abbiamo quasi mai guardato i cellulari o gli orologi, se non per comunicare con un parente o spiegare ad un amico, venuto a conoscenza di questo evento , come raggiungerci . Ho passato una bella mattinata, e andar via a pranzo è stato quasi un dispiacere. Io dovevo preparare per mio figlio che tornava da scuola ma una parte del gruppo rimaneva a mangiare lì, come si faceva un tempo, su un prato , sotto il sole e in mezzo al verde. Pane condito con olio e origano fatto arrivare da un panificio, piccoli arancini e salumi e formaggi con pane casereccio, bevande e dolci siciliani. I marines hanno gradito molto la nostra ospitalità e noi li ringraziamo di cuore per aver dato il loro contributo oggi , curando la nostra splendida penisola, dove tra l'altro c'è l unico insediamento spontaneo di fenicotteri rosa di tutta la Sicilia ( un giorno vi parlerò di questa cosa ) . Inoltre ho potuto vedere che gli studenti hanno concluso la mattinata in maniera allegra e soddisfatta, tutto il contrario di come era cominciata e chiedendo al professore se era prevista qualche altra giornata simile.Insomma ci si connette, si comunica con chiunque, si postano immagini e poesie, si leggono notizie da tutto il mondo ,si condividono foto ....ma non si deve dimenticare di quanto è bello il mondo nella sua dimensione reale.
Sempre connessi ...ma non sempre con la realtà
Stamattina ho partecipato insieme al mio gruppo di amici artisti e fotografi ad una giornata di volontariato per ripulire un sito archeologico nella Penisola Magnisi ( costa orientale siracusana ) . L'appuntamento era motivo per coinvolgere anche alcune classi di studenti di varie età , sensibilizzarli alla cura del territorio, nonchè un momento di condivisione per farli socializzare fuori dalle mura di una classe spesso grigia e triste. L'arrivo delle varie associazioni culturali e benefiche, nonchè della Misericordia e dei Marines della base di Sigonella ha reso l'evento ancora piu vivo e colorato. Vedere tutte queste persone impegnate per il bene comune, col sorriso sulle labbra e pronti a darsi da fare mi ha abbracciata di buonumore e felicità-.Io ero con i pittori , che ho puntualmente ritratto , e di tanto in tanto mi spostavo sul vasto sito per scattare altre foto. Passeggiando tra arbusti e tombe e basi di cannoni militari dell'insediamento mi ritrovavo accanto gli studenti e ho notato che alcuni gruppetti tendevano a isolarsi per usare il cellulare, per chattare e non solo fotografare. Il professore che li accompagnava più volte li ha ripresi invitandoli a metter via i telefonini per prendere i sacchi della spazzatura, le palette e il necessario seguendo le operazioni di pulizie che i marines effettuavano con i decespugliatori. Mi è stato inevitabile notare un forte disappunto iniziale e non mi sono sorpresa piu di tanto perchè so che molti ragazzi non amano la vita all'aperto , preferendo invece rimanere chiusi in casa a imbottirsi di videogiochi o intenet e social di ogni genere. Non voglio ricriminare sugli usi della tecnologia , perchè ormai fa parte a tutto campo della nostra vita di ogni giorno. Mi fermo a riflettere sul fatto che i giovani , e i piccoli, hanno dimenticato quanto possa essere bello scordare per qualche ora di poter chattare e giocare in modo virtuale e chiacchierare con la persona che si trovano accanto. Il giretto da fotografa mi ha portata per una buona mezzora a perderli di vista. Quando sono tornata ,con mio grandissimo stupore e piacere, ho notato che i ragazzi erano davvero molto piu allegri. Si aiutavano a vicenda, scherzavano mentre riempivano sacchetti di erbacce e bottigliette di plastica, si facevano le battute, e poi andavano anche a sbirciare tra i pittori, ammirando il loro lavoro , commentando con la propria opinione. Vi confesso che questo cambiamento di atteggiamento mi ha molto rallegrata e ho considerato , tra me e me, che i ragazzi hanno forse bisogno di piu spunti, di piu motivi di aggregazione e forse pian piano riescono a riprendere il contatto con le cose piu pratiche, manuali e utili. Noi stessi , noi adulti, non abbiamo quasi mai guardato i cellulari o gli orologi, se non per comunicare con un parente o spiegare ad un amico, venuto a conoscenza di questo evento , come raggiungerci . Ho passato una bella mattinata, e andar via a pranzo è stato quasi un dispiacere. Io dovevo preparare per mio figlio che tornava da scuola ma una parte del gruppo rimaneva a mangiare lì, come si faceva un tempo, su un prato , sotto il sole e in mezzo al verde. Pane condito con olio e origano fatto arrivare da un panificio, piccoli arancini e salumi e formaggi con pane casereccio, bevande e dolci siciliani. I marines hanno gradito molto la nostra ospitalità e noi li ringraziamo di cuore per aver dato il loro contributo oggi , curando la nostra splendida penisola, dove tra l'altro c'è l unico insediamento spontaneo di fenicotteri rosa di tutta la Sicilia ( un giorno vi parlerò di questa cosa ) . Inoltre ho potuto vedere che gli studenti hanno concluso la mattinata in maniera allegra e soddisfatta, tutto il contrario di come era cominciata e chiedendo al professore se era prevista qualche altra giornata simile.Insomma ci si connette, si comunica con chiunque, si postano immagini e poesie, si leggono notizie da tutto il mondo ,si condividono foto ....ma non si deve dimenticare di quanto è bello il mondo nella sua dimensione reale.