SILENZIMa dove vola la mente? Dove si s
pinge il pensiero quando ci si ferma dal correre...da quel saltare, da un problema alla sua soluzione.?!Quando ci si siede a terra al centro della stanza, o dopo aver cercato e poi scelto il punto più in ombra, quasi a volere nascondere in questo modo, le nostre emozioni, i nostri tremori, le nostre paure che inevitabilmente si fanno avanti quasi a volerci ricordare che ... non è tutto finito, che bisogna sempre stare all’erta...che non ti verrà mai concesso abbassare la guardia. Di cosa si va in cerca, quando rovistiamo, scartabellando senza sosta, tra le sensazioni che ci si ripresentano attraverso profumi, colori, musica e ci privano del respiro e ci chiudono lo stomaco provocando, quel dolore che ci costringe ad abbracciarci restando immobili, acciambellati in quel gesto che non ci consola, ma ci dona l’impressione di essere protetti...Vita tagliata, sbrindellata, strappata con forza, senza seguire un disegno, un contorno...brandelli che vengono costantemente ricuciti dal filo assai sottile e prezioso del ricordo. Delicato, quasi essere filo di ragno, che non deve spezzarsi, altrimenti è la fine... che tesse e ricama attraversando i lembi di quei piccoli ritagli di vita , ridotta in straccetti. Piano, delicatamente, tenere stretto tra le dita, l’immaginario ago che poseremo solo a lavoro finito, quando dopo aver riunito tutto, avremo uno scampolo, un lenzuolo , grande abbastanza per ricoprirci, mentre continuando a stringerci nel nostro abbracciarci vorremo continuare a credere d’essere abbracciati allo stesso modo anche dalla vita.. . . Giuly