*Incedere Silente*

Post N° 63


Andando verso il mare..Si cammina lentamente, tra la gente che si riversa nei vicoli, dove ancora l’ombra e la
brezza che arriva  dal mare , regala a tratti un sollievo dal caldo di quel pomeriggio. Per tutto il giorno il sole ha incendiato  le case imbiancate a calce, del vecchio borgo. Dalle persiane di legno verniciate di un verde sgargiante e leggermente accostate, profumi di un tempo che sapevano di canfora e naftalina  attraversano l’aria  regalando così una sensazione di pulito. Le pareti colpite dalla luce del sole, diventano accecanti e balconi con vecchie ringhiere in ferro battuto espongono  vaschette di gerani di un rosso fiammante. Gli occhi restano  socchiusi davanti a tanta luce  e... stanchi , trovano sollievo , quando  si entra nelle piccole botteghe che  offrono  sempre gli stessi, insostituibili ricordi. Profumi di vaniglia e zucchero a velo arrivano a folate, soffiate da un venticello leggero e monello, che gioca  passando attraverso le gonne e scompigliando dolcemente i capelli, che liberi giocano con l’aria e si lasciano accarezzare da quel soffio.  E’ un incanto arrivare...finisce il cammino su di una terrazza che affaccia sul mare. E’ quello il momento in cui il tempo non ha tempo...Il cielo e quell’acqua s’incontrano in un dolce raccontarsi ed in un ancor più dolce accarezzarsi... e nell’attendere che il suo azzurro si colori dei fuochi di un tramonto, respirare un amore che malandrino ti ha fatto versare qualche lacrima...e che ancora ti strappa qualche sospiro, mentre le bouganville  sembrano voler lanciare con il loro rigoglioso fiorire in un’ esplosione di colore,  un muto urlo di gioia a questa vita.Giuly