*Incedere Silente*

Post N° 69


Vele lontaneSono silenzi...quelli che nascono dentro...in profondità...non ne trovi l’origine ma li senti crescere e ti portano via...lontano da tutto e da tutti.E sei sola...ti cerchi...ti insegui, in un vuoto che non  ha colore né suoni... ma solo l’eco di passi e del battito impazzito di un cuore che sembra pronto a schiantarsi contro le paure. Perduta la mente, siedi a guardare il mare aspettando la fine di una giornata senza
vento...senza tempo!! Un mare fatto di specchietti che catturano la luce del sole e la  schizzano in piccoli bagliori donati  dalle acque che, calme, come stanche, sembrano chiedere tregua alle maree.Sono lontane le barche che si muovono riempiendo le vele bianche con un vento che non c’è...che non soffia dal cielo...ma che è fatto di sospiri di quelle acque.  Non si accorge di questo...la gente che riempie la passeggiata domenicale con un monotono chiacchierio...sussurrare incessante, senza tono, senza cadenza. Nessuno legge in quell’ orizzonte la pace di quelle vele che solcano il mare... E’ lì che vorrei riposare il corpo e la mente... è lì che vorrei annegare quel tremore che mi assale, al pensiero che tra un po’ sarà tutto finito... sarà ora di rientrare.Inseguono i miei sguardi, giochi di nembi bianchi che si trasformano e danno vita a disegni immaginari, che si spostano come una  lenta scenografia di sfondo, in quel  palcoscenico dove si muovono gabbiani che, ad ali spalancate, sfruttano le correnti ascensionali. Ali bianche, vele del cielo... ali piene d’ aria ,fFfcielo... ali piene di aria !..a cadenzaerme sul niente ... ali piene di vuoto.... come le mie braccia, come me!Ferma è la penna che non sa scrivere i silenzi ... chiusi gli appunti di una favola che parla di risposte che non so trovare, di sorrisi perduti, di sguardi sprecati a fissare il vuoto di questo orizzonte fatto dal tramontare  di una giornata  al mare.. .. Giuly