*Incedere Silente*

Post N° 71


VENTOEd era il vento che mi raccontava di terre lontane, di tempi perduti, di amori finiti che...ad ascoltare bene, se ne sentiva ancora la melodia dei sospiri.  Ed era il vento....
E nel raccontare,  giocava a soffiare nei campi di orzo maturo, di grano e papaveri, per vedere il dolce ondeggiare, più simile al movimento di un mare, che ha come voce un dolce fruscio di paglia... di spighe mature.Ed era il sole  che mi accarezzava, per farmi capire, per farmi provare...quel calore che, nasce da un contatto cercato, desiderato, rincorso. Ed è fuoco che brucia e vento che soffia! E più soffia l’uno, più s’alimenta la fiamma dell’altro, in una competizione che non avrà fine se non quando, diventeranno un’ unica cosa...un vento di fuoco!!Brucia, consuma e si dissolve in piccoli impalpabili petali di cenere, che salgono al cielo e si disperdono liberi di  volare lontano e quello che sembra un disperato urlo di dolore,  è solo la voce del falco che ad ali spiegate ha avvistato il suo pasto.Era poi l’acqua, a calare la sua mano sulla mia testa, scivolando lentamente, abbracciandomi, inzuppandomi la pelle, lavando, come spugna su di una lavagna, quel racconto che oramai era giunto alla parola fine.  Il caldo del giorno lasciava  posto alla dolce frescura della sera. I silenzi si riempivano dei battiti del cuore che, impazzito cercava pace che non trovava nell’arrivo dell’imbrunire.  Ora è  il lento, ritmico cigolio  del dondolo che  dice al cuore di rallentare, che ne porta il tempo. Il soffio del vento ha smesso il tormento  nei campi e gioca a  nascondersi tra  i capelli, gonfiandoli d’aria, spostandoli sul viso e baciando le labbra inducendomi ad abbassare le palpebre. Si chiudono gli occhi, si spegne lo sguardo sul cielo,  che strappa la mente e conduce, anima errante,  a danzare tra le costellazioni.Si danza nel cielo, si placa anche il vento, che dolce, leggero ora sussurra la sua ninna nanna. Questo, tutto questo era ed è lui!! Il vento.. ..Giuly