Ormeggi
Dolcemente si culla lo scafo bianco
di quella barca che prigioniera,
resta ancorata al largo.
Ondeggiando sembra
volersi liberare
dall’ormeggio, che
ad occhio nudo non si puo’ vedere
e dal quale non si puo’ sganciare.
E’ così bella nel suo dondolio,
che l’onda ormai comanda,
mentre vuota e piegata su se stessa
è la sua vela di randa.
Ed è così elegantemente triste
quell’albero, braccio che
sale al cielo come
disperata richiesta
di pietà
d’aiuto, che non arriva!
E tra i colori di un azzurro grigio
di questa notte che avanza
continua a dondolare
rassegnata e stanca.Giuly