*Incedere Silente*

Post N° 83


GIORNI DI MAREE’ rilassante il tempo che passa nella piccola stanza dalle pareti bianche. Arredata dell’essenziale, dove il letto con lenzuola di cotone immacolate e fresche di bucato ed il copriletto di piquè bluet, t’invita a restare distesa al riparo dall’afa che fuori non risparmia nessuno. Ferma immobile, è il lento girare delle pale del ventilatore sul soffitto a risucchiare i ricordi, i pensieri, che si affollano nella mente e che per un po’
desidereresti scrollarti di dosso e dalla vita. E’ lo sguardo ad oltrepassare la portafinestra che porta sul terrazzino, per poi fermarsi sul motivo che disegna cuori sulla ringhiera in ferro battuto. Lo sguardo ne segue il disegno solo per un breve tratto, prima di perderne il percorso. Trafitta, infilzata, intessuta come un ordito, dagli spinosi rami di buganvillea, sparisce ammantata dal verde cupo e lucido del fogliame che emerge a fatica tra l’intensa cascata fucsia delle infiorescenze con al centro i piccoli, candidi fiori . Sbatte prepotente la luce del sole sulle pareti delle case bianche, dove gli infissi di colore azzurro, sembrano occhi e gli scuri socchiusi diventano espressioni e sguardi ammiccanti, come a voler svelare muti segreti, custoditi all’interno di quelle mura. Un leggero soffio caldo, porta intense fragranze di gelsomino ed eucalipto misto all’odore di mandorla amara, tipico degli oleandri generosi nella maestosa fioritura che passa dal bianco, al rosa, al rosso acceso. Instancabili le cicale cantano la loro canzone d’amore all’estate, canto che ha suono di carta velina stropicciata tra le dita di una mano. Riaffiorano ricordi, giochi di bambina, quando con la testa a penzolone dal letto, guardavo il lento passaggio di nuvole bianche credendo sapessero di sorbetto al limone. Riprovo!! Poco lontano la voce del mare racconta il rincorrersi di onde appena accennate, di un’acqua che, calma…ha un movimento oleoso e privo di forza nel bagnare l’arenile. Rassicurante mormorio, lenimento d’ogni ansia rende opalescente la penombra di una stanza, ti chiude gli occhi e ti ruba la mente con sogni di sorrisi perduti … di sospiri lontani…di voci che non sono con noi.Giuly