SOSPIRIS'affondano i passi nella terra fresca
d'aratura. Soffice e nera s'abbassa dolce al lento calpestio. E'
ancora calda e bruciata dalla giornata di sole che l'ha colpita senza
risparmiare i suoi raggi, scagliati ovunque come dardi infuocati. E'
il crepuscolo a portarle sollievo, sfiorandola con l'alito fresco,
anticipando così, il ristoro che verrà col fresco arrivo della
notte. Ora lei s
i libera dal calore, donandolo all'aria, con un basso
e sottile strato di foschia...chiara, trasparente...leggera velatura
tessuta dal respiro della terra. Silenzio ovunque! Solo il volo di
qualche rapace notturno. L' odore nell'aria, è quello di trifogli
falciati e del foraggio abbicato, nel quale trovare rifugio per
dissetare il bisogno di solitudine. Diradate le ultime luci del
tramonto, avanza il buio ed il cielo s'accende lentamente delle
pallide fiammelle bianche che una ad una compaiono tempestandolo.
Una tela nera schizzata ovunque di spruzzi argentei e scintillii.
Deboli intermittenze date dal passaggio delle velature di una
foschia, delicatamente sospinta dal vento tiepido, le fan scrivere un
“morse” che non va letto...solo ammirato. Nessuna voce, nessun
suono e nessun desiderio di parole, solo il bisogno d'ascoltarsi
dentro, di percepire il battito del cuore e il proprio respiro. Alla
ricerca di ricordi, non t'infastidiscono i secchi fili di fieno che
s'infilano tra il capelli. Lo sguardo fisso, cerca di capire quale
tra tutte, sia la tua buona stella. Forse la stanchezza o la
debolezza, ti fa sentire riscucchiata e leggera...tanto da credere di
riuscire a sollevarti e fluttuare piano verso l'alto. Un giro di
valzer, un lento volo verso un cielo che sembra pronto ad afferrarti.
Sei in alto...faccia a faccia con ogni astro e non hai bisogno di
respirare, non hai bisogno d'altro che pace e silenzi che ti
riordinino le strane confusioni sparse ovunque dentro te. Notte che
copre i campi, i dirupi...che nasconde e protegge e nel distendersi
con il suo cielo sulle chiome degli alberi, s'abbassa a bere nel
fiume, rischiarandone l'acqua con la luce calcinata della luna.Giuly