*Incedere Silente*

Profumi


Sedeva in silenzio tra i suoi fiori.La sua aria serena lasciava credere a tutti che quello fosse il suo regno. Di tanto in tanto sollevava lo sguardo dal suo libro, volgendolo ai monti intorno, e sorridendo appena, si consolava al pensiero che da lì a poco, le ginestre sarebbero
fiorite e tutto intorno si sarebbe macchiato di colate di giallo profumato.Si portava la mano al petto quasi a voler fermare il battito di quel cuore che impazzito, batteva e sbatteva, senza pietà; chiudeva gli occhi che le si riempivano di lacrime, per  quella nostalgia che s’impadroniva di lei da sempre. Aprile, e poi sarebbe stato maggio… Il tempo ormai le sfuggiva; sabbia tra le dita, quel tempo, che abbandonata la clessidra della vita, volava via in un sottile filo dissolto e sparso dal vento.Immobile chinava la testa, lasciando che i tiepidi raggi di un sole al tramonto l’accarezzassero con amore e riabbassando lo sguardo, riprendeva la lettura, senza parlare, che inutile era parlare e voglia non ne aveva.  A farle compagnia, il gioco delle rondini in cielo e lo sguardo sonnecchiante di un micio che seduto sul davanzale della finestra, tra i vasi di ciclamini ancora carichi di fiori, la guardava indolente.Il suo regno, i suoi fiori, i suoi pensieri lontani riscaldati al sole di un aprile che da qualche tempo, per lei, aveva il profumo di piccoli fiori.Giuly