PASQUINATE

MOVIMENTO CINQUE STELLE


Grillo: «Renzi come Mussolini,ci aspetta un nuovo Ventennio»
Casaleggio a Roma: «I dissidenti non ci spaventano». Poi annuncia consultazioni online sulla riforma del Senato E Grillo prepara un blitz per sabato ai cantieri Expo a Milano. di Marta SerafiniGrillo a testa bassa contro Renzi. E paragona il presidente del Consiglio a Benito Mussolini. Sul blog scrive: «Italia 2015-2035. Ci aspetta un nuovo ventennio dopo quello mussoliniano». A corredo del post una foto che ritrae Benito Mussolini e il Ventennio fascista 1922-1943 vicino a Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, “travestito” da Duce, e la scritta 2015-2035. «Una dittatura democratica - prosegue il fondatore del M5S - ispirata da Gelli e prima ancora da Cefis, che puzza di P2 e di logge massoniche coperte, che viene attuata sotto i nostri occhi e con la benedizione silente del Colle. È una lunga marcia iniziata con l’esproprio dei diritti costituzionali dei cittadini, con la continua delegittimazione di fatto della Costituzione. Passo dopo passo. Il Parlamento è stato ridotto con l’abuso dei decreti legge, che dovrebbero avere solo carattere di urgenza, a uno studio notarile che approva le leggi fatte dal governo».E Casaleggio a RomaNel frattempo Gianroberto Casaleggio è arrivato a Montecitorio per incontrare i parlamentari M5S. Il cofondatore del Movimento, come da sua abitudine, è entrato sviando cronisti e telecamere. Subito l'incontro con la senatrice a rischio espulsione Serenella Fucksia. «L'incontro con Casaleggio è andato molto bene, tutto molto bene. Non c'è mai stato nessun discorso di espulsione. Non abbiamo parlato della questione del meetup, abbiamo parlato di programmi, di disegni di legge, di politica. Era un incontro previsto da tempo», afferma la senatrice su cui "pende" la sfiducia del suo Meetup di riferimento. Sulla vicenda è intervenuto anche l'ex capogruppo al Senato Vito Crimi «Io che sono l'espulsore per antonomasia non chiederò "il cartellino rosso" per Bartolomeo Pepe e Serenella Fucksia. Quindi non ci saranno espulsioni». Dissidenti e massoneria.Casaleggio ha poi spiegato il suo punto di vista sui dissidenti: «Non ci interessa assolutamente. Possono fare quel che vogliono, è una loro scelta. Noi saremmo in difficoltà se l'opinione pubblica non ci segue e non per un nuovo gruppo», ha dichiarato all'Ansa. Nessun timore, dunque. Casaleggio tira dritto anche sulla democrazia digitale e annuncia: «Ci sarà una consultazione on line anche sulle riforme e in particolare relativamente all'abolizione del Senato. Poi il guru ha risposto anche su una sua presunta appartenenza a logge segrete: «Io non sono mai stato iscritto alla massoneria, né ho voglia di iscrivermi alla massoneria. Sono contro qualunque potere al di fuori dello Stato e per la massima trasparenza per i dipendenti dallo Stato. Non possono esserci poteri altri. Chi ha prove contrarie le porti fuori». Favia e i dissidenti al lavoroLa tensione nel Movimento è ancora alta per le nuove espulsioni che si profilano all'orizzonte dopo la sfiducia dai gruppi locali nei confronti di alcuni parlamentari, tra cui Fuksia e il suo collega campano Bartolomeo Pepe. Casaleggio da qualche mese incontra periodicamente i parlamentari. Ma questa è la prima volta che si fa a vedere a Roma dopo le ultime espulsioni. Nel frattempo è in cantiere una "rete" tra alcuni ex M5S, dissidenti espulsi da Beppe Grillo e Casaleggio o fuoriusciti che vivono male le redini troppo strette in mano ai due leader. Lo conferma Giovanni Favia, che già da qualche giorno non nasconde i contatti con alcuni parlamentari in vario modo "sfiduciati" dal M5s, come il senatore Francesco Campanella incontrato a Roma due giorni fa. Non proprio una nuova casa per chi si sente orfano del M5S, non un nuovo movimento, ma relazioni frequenti per rilanciare una serie di temi e principi, vicini a quelli che erano alla base degli esordi pentastellati.dal Corriere della sera, 13 Marzo 2014Grillo ottimo comunicatore senza argomenti, continua con le sue armi di distrazione di massa: le spara sempre più grosse.Mentre nel movimento i malumori aumentano, le epurazionicontinuano fin quando non rimarranno solo gli ortodossi alla linea del "padrone". In realtà gli unici parlamentari di fiducia di Grillo&Casaleggio sono i pigia bottoni che votano a comando senza proferire verbo.Sempre più simili a Forza Italia, anzi peggio.Pasquino, 13 Marzo 2014