PASQUINATE

RIFORME COSTITUZIONALI


Senato, Renzi a Grasso:no a difesa status quo La replica: nella bozza troppe contraddizioni
E il presidente di palazzo Madama avvisa: i numeri non ci sono. Altolà di Serracchiani: è eletto col Pd, rispetti le decisioni.Il no all'abolizione nell'intervista di oggi a Repubblica. Senato, Renzi a Grasso: "Non mollo, la musica deve cambiare". La replica: "Troppe contraddizioni".Il premier replica all'appello lanciato dalla seconda carica dello Stato: "No a status quo, la Camera Alta non sarà più elettiva altrimenti sarebbe una presa in giro nei confronti degli italiani". Ma il presidente di Palazzo Madama si difende: "Non sono né un parruccone ma il primo dei rottamatori". E avvisa: "I numeri non ci sono". Serracchiani: "Lui eletto con il Pd, rispetti le decisioni del partito.LEGGI Senato e Titolo V, ecco la riforma di Renzi Continua a leggere su la RepubblicaSono d'accordo con il Presidente Grasso, il Senato dev'essere mantenuto ed elettivo, con specifiche competenze su alcune materie, come quelle concorrenti tra Stato e Regioni, Diritti civili, legge elettorale del Senato ed altre da attribuire in modo esclusivo. Inoltre, dovrebbero essere approvate da entrambe le Camere le leggi di riforma della Carta Costituzionale, le leggi costituzionali, le elezioni in seduta comune delle Camere del Presidente della Repubblica, dei Giudici Costituzionali e dei membri laici del CSM di competenza del Parlamento. Tutte le altre materie politiche ed amministrative, Esteri, Difesa, Giustizia, fiducia al Governo, legge elettorale della Camera, etc. di competenza esclusiva della Camera dei Deputati. Quanto al numero, dagli attuali 945 eletti si potrebbe tranquillamente passare a 400 Deputati e 200 senatori eletti più i Senatori a vita, eliminandone 345 (ben più dei 315 della riforma Renzi). Infine, si potrebbe stabilire che le leggi di materie di competenza esclusiva delle Camere vadano all'esame dell'altra Camera, la quale potrebbe votare eventuali modifiche entro 30 giorni per poi tornare alla Camera di competenza che potrebbe modificarla oppure riapprovarla definitivamente nella prima versione. Nel caso l'altra Camera non si pronunciasse entro i 30 giorni, la legge verrebbe promulgata dal Presidente della Repubblica senza altri passaggi parlamentari. Una Riforma Costituzionale dev'essere organica, funzionale, completa che salvaguardi le Garanzie Democratiche, quella di Renzi sembra mancare di tutte e quattro i requisiti.Pasquino, 30 Marzo 2014