Non é come appare

E' legge la riforma Mastella sull'ordinamento giudiziario


 
A notte fonda nell'aula della Camera arriva il via libera definitivo alla riforma dell'ordinamento giudiziario. I voti favorevoli sono stati 281, solo 25 i contrari (Forza Italia, An e Lega non hanno partecipato all'ultima votazione, e dell'opposizione e' rimasta in aula solo l'Udc). Tra i voti contrari c'è però anche un deputato della maggioranza, quello di Ramon Mantovani del Prc, così come del centrosinistra sono anche i 13 astenuti (i socialisti e i radicali della Rosa nel pugno). E' stata una corsa contro il tempo, con quasi 200 votazioni in un solo giorno, che si è conclusa all'una e mezza di notte, per mandare in soffitta la 'controriforma' Castelli varata dal governo della Cdl prima ancora che entri in vigore: il 31 luglio.    L'esame del testo Mastella è stato caratterizzato anche a Montecitorio da un durissimo muro contro muro tra maggioranza ed opposizione. Il centrodestra non ha abbandonato l'Aula, come aveva fatto nella prima lettura in Senato, se non nella votazione finale, ma ha duramente protestato tutto il giorno contro la 'blindatura' del testo da parte del governo sfruttando ogni secondo del tempo disponibile.   Se è vero che alla Camera il governo non ha posto la fiducia sul testo, e' anche vero che nessun emendamento è stato approvato per scongiurare il ritorno del testo al Senato che non avrebbe impedito l'entrata in vigore della riforma Castelli. Un fatto, questo, che avrebbe potuto compromettere la tenuta del governo. Non è certamente un caso che oggi il premier Romano Prodi, al termine del Consiglio dei ministri, si sia trasferito nell'Aula di Montecitorio da dove non si è mosso, rimanendo a votare fino alla fine. Sicuramente un gesto di attenzione nei confronti dei deputati della maggioranza costretti al 'tour de force'. La Cdl, che ha fatto anche un tentativo di far mancare il numero legale, non assecondato però dai deputati dell'Udc, non ha perso occasione per sostenere che la riforma Mastella sarebbe stata scritta "sotto dettatura dell'Anm".(fonte Internet)