InFisso

Gogogogo!


Pomeriggio autunnale, fresco, soleggiato, ideale per un bel giro in bici. Non ho ancora fatto l’abitudine alla velocità e appena ho preso confidenza con la guida. Corso Casale. Rettilineo che passa davanti al motovelodromo Fausto Coppi, di fronte al monumento alle vittorie di Coppi di Giuseppe Tarantino, cerco di tirare e tenermi dietro più macchine possibili, evito gli onnipresenti buchi dei tombini (più buchi che tombini, o meglio tombini che sembrano buchi o peggio pozzi). Ho il fiato a stantuffo, e le gambe dolenti, so che non posso deludere i molti fans che si aggirano nei meandri della mia testolina incitandomi ad andare più forte! E così non cedo, ad una velocità che io credo stratosferica, mi si accosta un fuoristrada, tira giù il finestrino, ma io non mi accorgo di nulla, sono in trans gustandomi l’asfalto che scivola via senza rumore, e mi grida, il guidatore, ma neanche troppo forte essendo vicini e non facendo io rumore:” 42 Km orari!”. Appena mi risveglio dal’ipnosi, realizzo cosa mi ha detto, e faccio in tempo ad alzare la mano ma subito riprendo il manubrio per non finire fuori strada. Mi supera. Lo raggiungo poco dopo, fermo in coda, riconosco la macchina e lo ringrazio meglio con la mano, poi così come sono arrivato , me ne vado via silenzioso tra le macchine, tutto orgoglioso. Non ho la minima idea se sia un buon passo, tanto per me è stato uno sprint, ed in ogni caso è stata bella la scena, e come è avvenuta. Ed è stato esaltante il fatto che mi sia sentito amico del mondo e anche gli automobilisti, con cui in genere il rapporto è più di odio, si sono chinati alla pura bellezza. Forse quel ragazzo-signore ha “visto” la mia sensazione, e così ha voluto instaurare un breve dialogo, scambiare una parola, farne parte, oppure, semplicemente, farmi sapere che sono una emerita pippa!