Lo smontaggio ha richiesto 3 weekends, sia per la assoluta inesperienza, da cui deriva la disorganizzazione, sia per la mancanza di attrezzi.Ora io non sono uno che fa il fighetto e desidera avere l’attrezzo giusto per ogni situazione, ma devo ammettere che se si vuole riuscire senza inconvenienti irreparabili, un minimo di utensili sia d’obbligo.Per quanto mi è stato possibile nella fase di smontaggio ho fatto ricorso agli attrezzi presenti in casa.Cacciaviti, il sempre indispensasbile martello, pinze, pinze da idraulico, chiavi inglesi assortite sempre rigorosamente senza quella che serve, brugole varie.Mi ritenevo già fortunato, invece mai porre un limite alla fantasia di chi pruduce le varie viti e vitine.In ogni caso, con questi consueti attrezzi sono riuscito a smontare completamente il manubrio, la forcella, i parafanghi, il carter, il movimento centrale e le pedivelle.Le parti più rognose sono state senza dubbio i parafanghi, poi il movimento centrale. Il carter che dapprima ritenevo essere un vero rompicato, è risultato pure d’aiuto, perché una volta liberato delle viti che lo collegano al telaio, mi ha permesso di svitare senza sforzo né fatica, il l’anello destro del movimento centrale (da ora in avanti m.c.), facendo leva appunto sul carter stesso.Il parafango posteriore è stato un supplizio, per via delle vitine saldate al telaio dalla ruggine, e per la posizione scomoda da assumere per arrivare alle stesse.
Fase I Smontaggio
Lo smontaggio ha richiesto 3 weekends, sia per la assoluta inesperienza, da cui deriva la disorganizzazione, sia per la mancanza di attrezzi.Ora io non sono uno che fa il fighetto e desidera avere l’attrezzo giusto per ogni situazione, ma devo ammettere che se si vuole riuscire senza inconvenienti irreparabili, un minimo di utensili sia d’obbligo.Per quanto mi è stato possibile nella fase di smontaggio ho fatto ricorso agli attrezzi presenti in casa.Cacciaviti, il sempre indispensasbile martello, pinze, pinze da idraulico, chiavi inglesi assortite sempre rigorosamente senza quella che serve, brugole varie.Mi ritenevo già fortunato, invece mai porre un limite alla fantasia di chi pruduce le varie viti e vitine.In ogni caso, con questi consueti attrezzi sono riuscito a smontare completamente il manubrio, la forcella, i parafanghi, il carter, il movimento centrale e le pedivelle.Le parti più rognose sono state senza dubbio i parafanghi, poi il movimento centrale. Il carter che dapprima ritenevo essere un vero rompicato, è risultato pure d’aiuto, perché una volta liberato delle viti che lo collegano al telaio, mi ha permesso di svitare senza sforzo né fatica, il l’anello destro del movimento centrale (da ora in avanti m.c.), facendo leva appunto sul carter stesso.Il parafango posteriore è stato un supplizio, per via delle vitine saldate al telaio dalla ruggine, e per la posizione scomoda da assumere per arrivare alle stesse.