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Al rientro delle vacanze vorrei segnalare un interessante convegno che si è svolto a Milano il 7 giugno scorso in concomitanza con il 4° congresso mondiale sull'Adhd. Interessante soprattutto il fatto che si parlasse di ADHD adulto, argomento che sembra essere quasi totalmente sconosciuto alla psichiatria. Si parla infatti di ADHD ma solo per i bambini e spesso solo in relazione al trattamento farmacologico. Ancor peggio poi è la situazione per l'Adhd adulto femminile. I bambini con deficit di attenzione e iperattività sono spesso considerati bambini pigri o peggio ancora male educati e viene poco considerata l'evoluzione di questo disturbo nel corso dell'adolescenza o dell'età adulta. Tre aspetti mi hanno particolarmente colpito: 1. Il prof. Fossati ha illustrato uno studio condotto presso l'ospedale S.Raffaele di Milano che evidenziava nelle donne la specifica relazione tra le caratteristiche dell'adhd nell'infanzia e lo sviluppo di un disturbo borderline di personalità in età adulta. 2. Il dr. Cortese ha evidenziato che nel 70% dei casi vi è una relazione tra disturbi del sonno e Adhd. E' impotartissimo quindi che nel caso di un disturbo del sonno si indaghi anche la possibilità di un disturbo più ampio. 3. L'intervento del Prof. Conca, psichiatra a Bolzano in uno dei pochissimi ambulatori specialistici per l'adhd adulto ha evidenziato quanto vi sia omissione di diagnosi quando il disturbo si presenta in comorbilità con disturbi emotivi, di dipendenza o di personalità. Credo che questi dati debbano far riflettere sulla sofferenza inascoltata di molte persone che, o non vengono diagnosticati perchè già adulti, oppure vengono seguiti fino alla maggiore età dai servizi di neuropsichiatria ma poi non hanno più punti di riferimento. A presto! |
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