TELEFONA: AL NUMERO VERDE 800.66.96.96, Nel corso delle prime sei settimane dalla sua istituzione, sono arrivate al numero verde anti bullismo 4.437 telefonate, circa 120 al giorno. È il dato illustrato dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, che ha presentato un primo bilancio del numero verde istituito il 5 febbraio scorso dal Ministero per fronteggiare il fenomeno del bullismo nelle scuole. Nel dettaglio, la maggior parte delle telefonate ricevute provengono dai genitori o dai familiari (37,5%), seguiti dagli insegnanti (31,4%) e dagli studenti vittime di episodi di bullismo (23,2%). Nel corso di queste sei settimane di attivazione si è registrato un progressivo aumento delle richieste di consulenza da parte degli insegnanti, segno, forse, che la scuola sta prendendo coscienza del fenomeno e sta cercando strumenti efficaci per affrontarlo. Il 69% delle chiamate denuncia episodi di prepotenza o violenza (compresa la messa in rete su Internet di immagini private o erotiche), mentre il 31% è di carattere informativo. Il fenomeno del bullismo sembra decrescere con l’aumentare dell’età: il numero maggiore di denunce viene dalle scuole secondarie di primo grado (35%), poi dalle primarie (25%), dai licei (19%), dagli istituti tecnici e professionali (15%) E INFINE DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA (5%). Alla presentazione dei dati hanno preso parte anche i ragazzi del liceo “Nicola Spedalieri” di Catania che, a seguito degli scontri avvenuti durante la partita Catania-Palermo, hanno scritto ai loro docenti chiedendo una scuola capace di «TRASMETTERE VALORI CHE RISCALDINO IL CUORE».
SMONTA IL BULLO !
TELEFONA: AL NUMERO VERDE 800.66.96.96, Nel corso delle prime sei settimane dalla sua istituzione, sono arrivate al numero verde anti bullismo 4.437 telefonate, circa 120 al giorno. È il dato illustrato dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, che ha presentato un primo bilancio del numero verde istituito il 5 febbraio scorso dal Ministero per fronteggiare il fenomeno del bullismo nelle scuole. Nel dettaglio, la maggior parte delle telefonate ricevute provengono dai genitori o dai familiari (37,5%), seguiti dagli insegnanti (31,4%) e dagli studenti vittime di episodi di bullismo (23,2%). Nel corso di queste sei settimane di attivazione si è registrato un progressivo aumento delle richieste di consulenza da parte degli insegnanti, segno, forse, che la scuola sta prendendo coscienza del fenomeno e sta cercando strumenti efficaci per affrontarlo. Il 69% delle chiamate denuncia episodi di prepotenza o violenza (compresa la messa in rete su Internet di immagini private o erotiche), mentre il 31% è di carattere informativo. Il fenomeno del bullismo sembra decrescere con l’aumentare dell’età: il numero maggiore di denunce viene dalle scuole secondarie di primo grado (35%), poi dalle primarie (25%), dai licei (19%), dagli istituti tecnici e professionali (15%) E INFINE DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA (5%). Alla presentazione dei dati hanno preso parte anche i ragazzi del liceo “Nicola Spedalieri” di Catania che, a seguito degli scontri avvenuti durante la partita Catania-Palermo, hanno scritto ai loro docenti chiedendo una scuola capace di «TRASMETTERE VALORI CHE RISCALDINO IL CUORE».