DELIRI ONIRICI

IL BAMBINO GRASSO E' L'ADULTO OBESO DI DOMANI


Si sono messe una mano sulla coscienza e hanno dato un’occhiata ai numeri dell’obesità infantile? Si direbbe di sì, se hanno deciso «via le merendine dai distributori nelle scuole elementari e medie». L’annuncio è dell’Aidi, acronimo la cui pronuncia rievoca la piccola montanara che sicuramente mangia sano e fa moto: significa Associazione delle industrie dolciarie italiane. Le consociate, che rappresentano l’85% dellle aziende del settore, s’impegnano a non rendere disponibili i propri prodotti - merendine, snack, biscotti, gelati, dolci al cioccolato - nei dispenser frequentati dai bambini. Saranno sostituiti da succhi di frutta e verdura. I dati sul pianeta infanzia disegnano una popolazione cicciona e sedentaria. «I bambini italiani sono pigri e mangiano male», denuncia il Movimento italiano genitori che ha dato il via al progetto «Guadagnare in salute», in collaborazione con l’Aidi e la Federazione dei pediatri (Fimp). Già qualche anno fa un’indagine tedesca lanciava l’allarme: i piccoli sono troppo sedentari. Se poi diminuisce il tempo trascorso davanti alla tv, aumenta quello passato al computer, con la sola compagnia di snack dolci e salati. Dalla ricerca per «Guadagnare salute», condotta su cinquemila genitori con figli di età compresa tra i 6 e i 12 anni, risulta che l’alimentazione dei bambini non è tanto calorica, quanto squilibrata. L’incidenza della scarsa attività fisica e di una scorretta alimentazione sull’obesità infantile è del 70 per cento. I disturbi alimentari nell’infanzia sono in continuo aumento, come le patologie che ne derivano. I bambini obesi più facilmente diventeranno adulti malati, e già soffrono di ipertensione, grasso nel fegato, iperinsulinismo. È urgente intervenire: famiglia, scuola e pediatri ne hanno la responsabilità.