DELIRI ONIRICI

DISAGIO MINORILE E ALLONTANAMENTO DALLA FAMIGLIA


Blitz delle forze dell'ordine a scuolaTolti quattro figli ad una madreI quattro ragazzi sono stati prelevati dalle rispettive scuole e accompagnati in una casa famiglia. All'origine del fatto una serie di segnalazioni e un'indagine che ha evidenziato la situazione di disagio in cui i bambini vivevano Era una storia già nota a tanti, ma nessuno si aspettava un simile epilogo. Quello che ha visto, ieri mattina, quattro ragazzi prelevati da scuola e accompagnati dalle forze dell’ordine in una casa famiglia. Il motivo? Voci indiscrete riferiscono che il provvedimento del tribunale dei minori di Ancona sia arrivato a tanto in seguito ad una serie di segnalazione e un’opportuna indagine che aveva messo in evidenza il quotidiano disagio in cui vivevano i bambini. E’ la storia di un’infanzia negata, di una famiglia che non riesce a provvedere alle necessità dei propri figli. Figli che la legge allontana. La polizia si è recata prima all’istituto d’arte 'Osvaldo Licini', frequentato dal maggiore dei quattro figli della coppia separata. Altri agenti sono andati invece alla scuola media 'Giovanni XXIII', dove studiano altri due fratellini. Infine alla scuola primaria in via Cinaglia, frequentata dal più piccolo. I quattro ragazzini sono stati tutti prelevati e affidati ad una casa famiglia. Mentre nei primi casi la vicenda è quasi passata inosservata, il prelevamento del piccolo nella scuola primaria ha suscitato viva impressione e paura tra gli scolaretti. Bocche cucite tra gli addetti ai lavori, mentre il sindaco Angelo Canala riferisce che i problemi di questa famiglia erano già noti al Comune, che ha cercato in tutti i modi di aiutarla, mandando persino una persona perché aiutasse la mamma a gestire la casa. "Non conosco i motivi specifici che hanno indotto il tribunale dei minori a prendere una decisione così grave — ha affermato Canala —. Sappiamo con sicurezza che i quattro fratellini sono stati accompagnati in una casa famiglia dove riceveranno tutte le cure del caso. E’ chiaro che si tratta di una decisione estrema. Siamo in attesa di conoscere quali siano le motivazioni che hanno portato a questo provvedimento".Intanto in paese la vicenda sta suscitando viva impressione e soprattutto un focolaio di reazioni. Un paese spaccato dal dubbio: era giusto intervenire a scuola? I servizi sociali si stanno muovendo per cercare una soluzione alla vicenda. Adesso sarà la volta dei legali dei genitori che dovranno sbrogliare una matassa intricata.Il pensiero va ai ragazzi, a cosa staranno provando lontano dai genitori, dalla loro casa e dalla scuola? La domanda è la stessa stessa: è stata la decisione migliore? L’auspicio è che nelle prossime ore si faccia chiarezza e si lavori per restituire a questi ragazzi la normalità.