DELIRI ONIRICI

CULTURA


La cultura del fare nell'arte del ricamo C'è un paese, in provincia di Caltanissetta, che assieme a pochi altri nell'isola conserva intatta la tradizione manuale del ricamo. È Santa Caterina Villarmosa, a cui il corso di laurea in Disegno industriale della facoltà di architettura di Palermo ha di recente dedicato le sue attenzioni di studio e di ricerca."Attività tutta femminile – spiega Rita Cedrini nella presentazione al volume "La cultura del fare" – l'arte del ricamo parla di capacità esecutiva, esprime il gusto di tempi andati».E proprio di riscoperta delle tradizioni, in proiezione assolutamente contemporanea, alla fine si tratta. Per la valenza di moderno "design della memoria" dei manufatti realizzati. Tutti ispirati a geometrie perfette e a gusti estetici senza tempo che richiamano come tangibile e visibile patrimonio, da considerare opportunamente e se possibile da incentivare anche in prospettiva d'incremento turistico. La vera e propria arte del ricamo, dunque, con le intramontabili tecniche dello "sfilato siciliano", del "retino", dell'"intaglio", del "bianco", del "chiacchierino" e del "filet all'uncinetto", che le esperte mani delle artefici "raccontano" ai dotti osservatori, attraverso movimenti rapidi e sicuri che di per sé rappresentano uno spettacolo nello spettacolo delle più belle realizzazioni esposte ai balconi e lungo le vie principali del centro.Effetto tutto godibile di una Sicilia che tende a scomparire, e che adeguate iniziative di sensibilizzazione vogliono invece recuperare; non più nella logica esclusiva del passato da non perdere, ma anche nell'urgente e improrogabile necessità di trovare nuovi sbocchi alle possibili attività economiche dei vari comprensori. E in quest'àmbito, l'apporto della miriade di realtà apparentemente minori disseminate nel territorio può rivelarsi fondamentale, nella constatazione che non può trattarsi solo di passatempi operativi ma di vere e proprie scuole di lavorazione del tessuto, in una dimensione anche imprenditoriale .