Cosa c'è dopo?

Prima di parlare chiedi il permesso all'esempio


Una volta una madre,preoccupata per la figlia che aveva preso la brutta abitudine di abbuffarsi di dolci,si recò da Gandhi.Lo scongiurò:"Per favore,Mahatma("grande anima"),parla tu con mia figlia in modo da persuadela a smettere con questo vizio.Accetti?"Gandhi rimase un attimo in silenzio,un pò imbarazzato,poi concluse:"Riporta qui tua figlia tra tre settimane e,allora parlerò con lei.Non prima".La donna se ne andò perplessa,m senza replicare.Tornò,come le era stato proposto,tre settimane dopo,rimorchiandosi dietro la figlia,golosa,insaziabile.Questa volta Gandhi prese in disparte la ragazza e le parlò dolcemente con parole seplici e assai persuasive.Le prospettò gli effetti dannosi che possono causare i troppi dolci.Quindi le raccomandò  una maggior sobrietà.La madre,allora,dopo averlo ringraziato,nell'accomiatarsi,gli domandò:"Toglimi una curiosità,Mahatma...Mi piacerebbe sapere perchè non hai detto queste cose a mia figlia tre settimane fa..." "Tre settimane fa",rispose tranquillamete Gandhi,"il vizio di mangiare dolci l'avevo anch'io".Ecco solo l'esempio permette di parlare.Solo chi è,può colpire a tal puntoda poter essere ascoltato.Il musicistaC'era una volta un musicista che suonava uno strumento bellissimo:la musica rapiva la gente a tal puto che si metteva a danzare.Per caso un sordo,che non sapeva nulla della musica,passò di là e vedendo tutta quella gente che ballava con entusiasmo,si mise pure lui a danzare.La vista persuade molto più dell'udito.La parola è suono,l'esempio è tuono!