Bellezzatantoantica

Tardi ti ho amato, Bellezza tanto antica e tanto nuova...


 "Tardi Ti ho amato, Bellezza tanto antica e tanto nuova; tardi Ti ho amato! Tu eri dentro di me e io stavo fuori, Ti cercavo qui, gettandomi deforme sulle Belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano lontano da Te le creature che, pure, se non esistessero in Te, non esisterebbero per niente. Tu mi hai chiamato e il Tuo grido ha vinto la mia sordità; hai brillato e la Tua luce ha vinto la mia cecità; hai diffuso il Tuo profumo e io l'ho respirato, ed ora anelo a Te; Ti ho gustato e ora ho fame e sete di Te; mi hai toccato e ora ardo dal desiderio della Tua pace" (S. Agostino, Le confessioni, X, 27)Tardi ti ho udito, eco lontana e sintesi rivelatrice dei miei pensieri e dei miei sogni, delle mie rivolte e delle mie delusioni, delle mie aspirazioni e delle mie sconfitte! Anch'io non sapevo da dove venisse quella chiamata, chiara, ma  intercettata dalle sirene affascinanti che ne interpretavano il senso. E l'ho inseguita mentre  mi incalzava cercando al di fuori, intorno, vicino e lontano la sorgente di Quella voce. Le chiedevo:"So chi sei, ma dove sei? Dove Ti trovo?" Ho camminato nella mia vita, con il desiderio determinato dell'incontro e insieme con  l'incertezza della via da percorrere. "Dove sei? Dove mi vuoi?" Hocercato senza arrendermi, rischiando, con una volontà che rasentava l'audacia, un impegno figlio dell'orgoglio, una fragilità che mi ha spesso piegato ma non mi ha spezzato. Ovunque  mi sembrassi apparire, nelle tante Bellezze che mi circondavano, lì decidevo che Tu mi aspettavi e lì Ti seguivo.  Lunghi anni sono passati della mia vita, tanti i frutti raccolti, ma sempre come una nostalgia d'incompiuto, di non autentico, stemperava la gioia dei miei risultati: Tu c'eri, ma non eri lì. Chissà se riesco a raccontarle, le Belle forme delle Tue creature su cui mi sono gettata? Mentre Tu con pazienza mi aspettavi perchè mi volevi.