"...O Verità che illumini il mio cuore, fa' che non siano le mie tenebre a parlarmi!.." ( Agostino, Le confessioni -XII, 10). Tempo, parole, tutto sembra a volte fermarsi e offuscarsi, mentre la mente Ti cerca e il cuore Ti rincorre. Ragionamenti, progetti, proposte...E l'intuizione del cuore: Tu sei Altro da noi ma sei in noi dal Principio, non ci hai abbandonato anche seTi abbiamo voltato le spalle per andare da soli. Di spalle, non faccia a faccia, nè a fianco. E gli occhi non vedono la Tua luce, anche se il riverbero ci insegue e ci feconda e ci obbliga ad accorgerci di Te, a non fare a meno di Te. Guardiamo in alto, penetriamo il cielo, ne carpiamo i segreti, ne raggiungiamo i confini, ne tocchiamo il limite. E poi? E Oltre? Che sciocca domanda di sempre! Ma il cuore lo sa, Oltre c'è il Cielo, la Tua dimora, la nostra Speranza finale. E oggi? Tu da lì sei disceso, Speranza che non muore, su tutti gli oggi del mondo e della storia: l'Eterno che incontra il tempo viene a dargli senso e prospettiva. Non si tratta di integralismo, di costruire la nostra città terrena verniciandola con i colori del Cielo, ma di scoprire in noi l'unisono con il Cielo, la scintilla della nostra origine divina, iscritta nel Tuo cuore, erede e portatrice dei Tuoi geni. In Cielo l'Amore si genera e si diffonde dall'Eterno e per l'eterno; già dal principio si era posato su di noi imprimendoci un marchio a fuoco che solo l'invidiosa rabbia del Maligno riesce ad intaccare e fuorviare, ma che Tu custodisci e proteggi. Appare negli sforzi per costruire la città dell'uomo, nell'anelito alla pace e nel desiderio di giustizia, garanzia di una convivenza armonica, nel costante richiamo del cuore all'unità e all'uguaglianza, nell'impegno per legami di solidarietà senza distintivi di parte, nel gusto delle norme dettate per distribuire i diritti e i doveri a tutela del comune benessere, nel piacere di esercitare la mente e le mani in pensieri ed opere non di rapina ma di servizio reciproco. Non guerreggiare per affermare l'esclusività del possesso dell' Idea del Bene e trasformarla in ideologia, ugnuna la migliore: abbracciare un'ideologia ci ha da sempre rassicurati ma ci ha confinati nei limiti dell'esclusione dell'altro. Amarsi senza farsi guerra sarà mai possibile? O nel nostro DNA di figli può albergare solo la rivalità? Noi, io e tu, diversi ma insieme, alleati e non avversari perchè una cosa ci unisce, il destino comune della cittadinanza celeste. Potrà anche unirci l'amoroso interesse della città terrena?
...come in Cielo così in terra.
"...O Verità che illumini il mio cuore, fa' che non siano le mie tenebre a parlarmi!.." ( Agostino, Le confessioni -XII, 10). Tempo, parole, tutto sembra a volte fermarsi e offuscarsi, mentre la mente Ti cerca e il cuore Ti rincorre. Ragionamenti, progetti, proposte...E l'intuizione del cuore: Tu sei Altro da noi ma sei in noi dal Principio, non ci hai abbandonato anche seTi abbiamo voltato le spalle per andare da soli. Di spalle, non faccia a faccia, nè a fianco. E gli occhi non vedono la Tua luce, anche se il riverbero ci insegue e ci feconda e ci obbliga ad accorgerci di Te, a non fare a meno di Te. Guardiamo in alto, penetriamo il cielo, ne carpiamo i segreti, ne raggiungiamo i confini, ne tocchiamo il limite. E poi? E Oltre? Che sciocca domanda di sempre! Ma il cuore lo sa, Oltre c'è il Cielo, la Tua dimora, la nostra Speranza finale. E oggi? Tu da lì sei disceso, Speranza che non muore, su tutti gli oggi del mondo e della storia: l'Eterno che incontra il tempo viene a dargli senso e prospettiva. Non si tratta di integralismo, di costruire la nostra città terrena verniciandola con i colori del Cielo, ma di scoprire in noi l'unisono con il Cielo, la scintilla della nostra origine divina, iscritta nel Tuo cuore, erede e portatrice dei Tuoi geni. In Cielo l'Amore si genera e si diffonde dall'Eterno e per l'eterno; già dal principio si era posato su di noi imprimendoci un marchio a fuoco che solo l'invidiosa rabbia del Maligno riesce ad intaccare e fuorviare, ma che Tu custodisci e proteggi. Appare negli sforzi per costruire la città dell'uomo, nell'anelito alla pace e nel desiderio di giustizia, garanzia di una convivenza armonica, nel costante richiamo del cuore all'unità e all'uguaglianza, nell'impegno per legami di solidarietà senza distintivi di parte, nel gusto delle norme dettate per distribuire i diritti e i doveri a tutela del comune benessere, nel piacere di esercitare la mente e le mani in pensieri ed opere non di rapina ma di servizio reciproco. Non guerreggiare per affermare l'esclusività del possesso dell' Idea del Bene e trasformarla in ideologia, ugnuna la migliore: abbracciare un'ideologia ci ha da sempre rassicurati ma ci ha confinati nei limiti dell'esclusione dell'altro. Amarsi senza farsi guerra sarà mai possibile? O nel nostro DNA di figli può albergare solo la rivalità? Noi, io e tu, diversi ma insieme, alleati e non avversari perchè una cosa ci unisce, il destino comune della cittadinanza celeste. Potrà anche unirci l'amoroso interesse della città terrena?